LIFO
Con il criterio del LIFO (Last In-First Out) si ipotizza che le ultime merci acquistate dall’impresa siano le prime ad essere vendute/utilizzate. La valutazione delle merci in rimanenza è fatta in base ai costi più lontani nel tempo, mentre le quantità consumate in produzione in base ai costi più recenti.
Il LIFO ha però diversi sub metodi:
• LIFO continuo per movimento
• LIFO a scatti
• LIFO di periodo
Suggerimento pratico: per il LIFO continuo per movimento, partite dall’alto nel calcolare i prelievi fatti e il valore di questi si toglie alle rimanenze più recenti rispetto al prelievo di riferimento. Per il LIFO di periodo, partire dal basso nel calcolare i prelievi fatti e il valore di questi si toglie alle rimanenze più recenti rispetto al prelievo di riferimento. Il LIFO a scatti merita un discorso a parte.
Vediamoli applicati al nostro esempio:
Rimanenza calcolate con il LIFO continuo per movimento:
1700 x 0.215 + 5800 x 0.260 + 6200 x 0.245 = 3392.50
Il valore di mercato era di 3288, quindi si valuta al valore di mercato (essendo inferiore).
Perché? Semplice: i 18000 del 15/5 che escono, vengono presi dalle materie prime acquistate il 25/3. I 16000 dai 14500 e dai 10200 (che rimangono 8700). I 14000 dai 7000 e una parte dagli 8700 che rimane quindi 1700. Gli ultimi due non vengono toccati e quindi rimangono tali.
Rimanenze calcolate con il LIFO di periodo:
3500 x 0.215 + 10200 x 0.215 = 2945.5
Il valore di mercato era di 3288, quindi si valuta al costo LIFO (essendo inferiore).
Perché? Semplice: i 14000 del 10/10 che escono, vengono presi dai 6200, dai 5800 e in parte dai 7000 (che rimangono 5000). I 16000 dai 5000 rimanenti e dai 18000 (che rimangono 7000). I 18000 dai 7000 rimanenti e una parte dei 14500 che rimangono quindi 3500.
Per il LIFO a scatti scriverò un articolo a parte.
Con il criterio del LIFO (Last In-First Out) si ipotizza che le ultime merci acquistate dall’impresa siano le prime ad essere vendute/utilizzate. La valutazione delle merci in rimanenza è fatta in base ai costi più lontani nel tempo, mentre le quantità consumate in produzione in base ai costi più recenti.
Il LIFO ha però diversi sub metodi:
• LIFO continuo per movimento
• LIFO a scatti
• LIFO di periodo
Suggerimento pratico: per il LIFO continuo per movimento, partite dall’alto nel calcolare i prelievi fatti e il valore di questi si toglie alle rimanenze più recenti rispetto al prelievo di riferimento. Per il LIFO di periodo, partire dal basso nel calcolare i prelievi fatti e il valore di questi si toglie alle rimanenze più recenti rispetto al prelievo di riferimento. Il LIFO a scatti merita un discorso a parte.
Vediamoli applicati al nostro esempio:
DATA | ACQUISTI | PRELIEVI | PREZZO ACQ (in euro) |
15/1 | 14500 | | 0.215 |
25/3 | 18000 | | 0.222 |
15/5 | | 18000 | |
25/6 | | 16000 | |
20/10 | 7000 | | 0.234 |
10/10 | | 14000 | |
20/11 | 5800 | | 0.260 |
15/12 | 6200 | | 0.245 |
Rimanenza calcolate con il LIFO continuo per movimento:
1700 x 0.215 + 5800 x 0.260 + 6200 x 0.245 = 3392.50
Il valore di mercato era di 3288, quindi si valuta al valore di mercato (essendo inferiore).
Perché? Semplice: i 18000 del 15/5 che escono, vengono presi dalle materie prime acquistate il 25/3. I 16000 dai 14500 e dai 10200 (che rimangono 8700). I 14000 dai 7000 e una parte dagli 8700 che rimane quindi 1700. Gli ultimi due non vengono toccati e quindi rimangono tali.
Rimanenze calcolate con il LIFO di periodo:
3500 x 0.215 + 10200 x 0.215 = 2945.5
Il valore di mercato era di 3288, quindi si valuta al costo LIFO (essendo inferiore).
Perché? Semplice: i 14000 del 10/10 che escono, vengono presi dai 6200, dai 5800 e in parte dai 7000 (che rimangono 5000). I 16000 dai 5000 rimanenti e dai 18000 (che rimangono 7000). I 18000 dai 7000 rimanenti e una parte dei 14500 che rimangono quindi 3500.