30/10/10

Metodi di valutazione delle rimanenze di materie prime: metodo LIFO a scatti

Nel LIFO a scatti occorre determinare l’incremento (o il decremento) delle rimanenze finali rispetto a quelle iniziali.

Nell’esempio:

DATA

ACQUISTI

PRELIEVI

PREZZO ACQ (in euro)

15/1

14500

0.215

25/3

18000

0.222

15/5

18000

25/6

16000

20/10

7000

0.234

10/10

14000

20/11

5800

0.260

15/12

6200

0.245


13700 – 10200 = +3500
La differenza di rimanenze la si moltiplica poi per il costo medio ponderato unitario d’acquisto e la si somma con il valore delle rimanenze iniziali:

10200 x 0.215 + 3700 x 0.229 = 2994.5

Il valore di mercato era di 3288, quindi si valuta al costo LIFO a scatti (essendo inferiore).


Se, nel caso, le rimanenze fossero diminuite (ad esempio, nell’esercizio successivo le rimanenza passano a 11000), vi sono due metodi:

1. Togliere alla somma fatta sopra il decremento del nuovo esercizio (11000 – 13700 = 2700) e moltiplicarlo poi per il costo medio ponderato unitario d’acquisto : 10200 x 0.215 + 3700 x 0.229 – 2700 x 0.229 = 2376.2
2. Sommare (togliere) alle rimanenze del primo esercizio la differenza fra queste e le nuove rimanenze (11000 – 10200 = 800) e moltiplicarlo poi per il costo medio ponderato unitario d’acquisto: 10200 x 0.215 + 800 x 0.229 = 2376.2

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