30/04/10

I cambiamenti nell'offerta di mutui: mercato dei mutui italiano 06-08, cartolarizzazione, crisi

Con l'avvento della crisi, le banche hanno modificato l'offerta dei mutui. Non vi sono più solo mutui a tasso fisso e a tasso variabile, ma abbiamo anche:
  • Mutui a tasso variabile con CUP: tetto massimo di tasso (ad esempio: CUP 5%). Lo spread è leggermente più costoso; In alcune offerte si può avere anche il FLOOR (tetto minimo, ad esempio al 2,5%): in questo caso lo spread è più basso rispetto al mutuo con solo il CUP.
  • Mutui a tasso misto: alla stipula viene fissato un certo tipo di tasso (fisso o variabile). A scadenze predeterminate il cliente avrà la facoltà di mutare il tipo di tasso.

MERCATO DEI MUTUI ITALIANO 2006-2008

Durante il biennio 2006-2008 nel mercato dei mutui italiani vi fu una grande concorrenza, generata da:
  • Tassi ai minimi storici;
  • Espansione del settore immobiliare;
  • Crisi del comparto gestito (fondi comuni di investimento): le banche guadagnano sulle commissioni, ma dal 2001 i clienti hanno diminuito gli investimenti, di conseguenza anche i ricavi delle banche sono molto diminuiti; per far fronte a ciò, le banche compensano la redditività con il finanziamento privato;
  • Sconti sui requisiti patrimoniali per mutui ipotecari residenziali: essendo in crisi gli investimenti, le banche dovevano aumentare le attività finanziarie dello stato patrimoniale in un altro modo, in quanto dovevano far fronte al requisito di solvibilità dato dal patrimonio netto. Lo hanno fatto attraverso i mutui ipotecari residenziali alle famiglie, poichè avevano una garanzia "forte", quindi per le banche era più conveniente finanziare i mutui;
  • Cartolarizzazione dei mutui che costituiscono una importante fonte di liquidità per la banca.

LA CARTOLARIZZAZIONE (SECURITIZATION)

La cartolarizzazione è una tecnica finanziaria volta a trasformare strumenti non trasferibili in altri strumenti finanziari trasferibili e negoziabili. Essa può essere quotata sul mercato.

Procedura:
  • Una banca (originator) identifica un portafoglio di crediti omogenei per forma tecnica e stato di solubilità (ad esempio: mutui residenziali) e ne effettua la cessione pro-soluto (trasferisce il rischio) ad una società specializzata chiamata "Special Purpose Vehicle" ad un prezzo pari al valore attuale dei crediti posseduti (attualizza i crediti e li vende al valore stimato). Il portafoglio assume nomi diversi in base al tipo di affidabilità dei crediti: "Vivi" per i crediti sani, "Incagliati" per i crediti con problemi, "Sofferenti" per crediti con clienti non pagatori;
  • Lo SPV a fronte dell'acquisto dei crediti emette dei particolari titoli obbligazionari, gli "Asset Backed Securities" (ABS), che possono essere collocati da altri intermediari attraverso le loro reti distributive o quotati sui mercati immobiliari. Il collocamento produce un'entrata finanziaria che consente allo SPV di pagare i crediti: la banca di conseguenza prende liquidità.
  • Il portafoglio di crediti viene gestito dall'ordinator che incassa i flussi di rimborso e interesse dai mutuatari e li trasferisce allo SPV per il servizio delle ABS
Le obbligazioni possono essere costituite da tranches (pacchetti) diverse in funzione del profilo di rischio del debitore:
  1. Senior: più sicure nel caso di insolvenza;
  2. Mezzanine: rischio medio;
  3. Junior: più rischiose.
(clicca per ingrandire)

Conseguenze della cartolarizzazione:
  • Genera immediatamente liquidità per l'originator (oggi è una modalità alternativa di raccolta);
  • Sviluppa la varietà dell'offerta di titoli per gli investitori con obiettivi di diversificazione del portafoglio;
  • Tendenza a trasferire il rischio di credito agli investitori;
  • Trasparenza.
ESEMPIO DEL PROBLEMA DI LIQUIDITA' DEL MERCATO ABS CHE SI E' VERIFICATO DURANTE LA CRISI FINANZIARIA


Prendiamo un intermediario finanziario investitore in ABS prima della crisi finanziaria. Il suo stato patrimoniale è:

ATTIVITA'
  • Attività reali= 10 (sede)
  • Attività finanziarie = 90 (ABS)
PASSIVITA'
  • Passività finanziarie = 60 (obbligazioni)
  • Patrimonio netto = 40 (100-60) ---> garanzia nei confronti dei creditori
Crisi finanziaria. Ecco cosa succede al nostro intermediario:
Il mercato svaluta le ABS a 25
ATTIVITA'
  • Attività reali= 10 (sede)
  • Attività finanziarie = 25 (ABS)
PASSIVITA'
  • Passività finanziarie = 60 (obbligazioni)
  • Patrimonio netto = -25 (35-60) ---> l'intermediario è insolvente!

Questo esempio indica ciò che è successo a moltissimi intermediari finanziari, in primis Lehman Brothers: hanno "acquistato" tantissimi ABS ad un certo valore, e poi questi si sono svalutati, comportando la non solvibilità della banca, facendola fallire.

L'INSEGNAMENTO DELLA CRISI

La crisi ha portato (si spera) degli insegnamenti per quanto riguarda la finanza. Ce ne sarebbero da indicare tantissimi, ma per i temi che stiamo affrontando, ne cito due che sono sicuramente fra i più importanti:
  1. L'intermediazione creditizia è strettamente legata all'intermediazione mobiliare (il credito ora è un titolo);
  2. Il credito facile ha conseguenze di rischio sistemico (conseguenze a catena per tutti gli intermediari finanziari.
In estrema sintesi, una crisi dell'intermediazione creditizia comporta delle esternalità negative estese in tutto il mercato finanziario.

28/04/10

Tutto sui Mutui a tasso variabile: definizione, calcolo e problema degli interessi, perchè sono una della cause della crisi, rimedi del governo

Il mutuo a tasso variabile (MTV) è una forma di mutuo in cui il tasso si adegua con una certa periodicità all'andamento del parametro di riferimento (EURIBOR).
Esso è formato dall'EURIBOR e da uno SPREAD BANCARIO, che rimane fisso.

DEFINIZIONE DELL'EURIBOR

L'EURIBOR è un tasso medio al quale le banche dell'Unione Monetaria Europea (UME) si concedono prestiti a determinate scadenze. E' calcolato giornalmente. Ne abbiamo di diversi tipi a seconda della scadenza (che è a breve termine), che può essere di: 1 giorno, 1 settimana, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi (1 e 3 mesi sono i più utilizzati). Questo tipo di mutuo costa sempre di meno rispetto al mutuo a tasso fisso, in quanto per quest'ultimo la banca presta i soldi per un periodo più lungo).

IL PROBLEMA DELLE RATE PER I MUTUATARI

L'EURIBOR è proposto dalla banca in base al tasso interno di trasferimento utilizzato dalla tesoreria della banca. La periodicità delle rate è invece scelta dal cliente. L'interesse viene determinato in base al valore medio dell'EURIBOR del trimestre precedente.
Per il mutuatario quindi esiste un rischio di interesse: se esso diminuisce è un bene, se aumenta è un male, in quanto aumenta anche il costo della rata. Tutto questo è un problema in quanto non è possibile pianificare le uscite finanziarie.

PROTEZIONE DEL CREDITORE IN ITALIA

  • Inefficiente: il recupero crediti al debitore non funziona. Il tempo medio di recupero è di 7 anni (negli altri paesi è entro l'anno), di conseguenza la banca applica uno spread più alto, il mutuo è più alto perchè la banca si tutela e quindi i costi dei mutui italiani sono più alti rispetto alla media europea;
  • Problema delle politiche commerciali che enfatizzano l'errore: applicazione di un tasso di ingresso per i mutui a tasso variabile. Esso è un tasso fisso solitamente della durata di un anno generalmente più basso di quello derivante dalla applicazione dell'EURIBOR vigente dalla data di stipula più Spread.

ESEMPIO MUTUO A TASSO VARIABILE

Stipula di un mutuo di 200000 euro, Euribor 3 mesi = 2% a Settembre 2005, rate mensili: quota capitale K = 556 Euro
Ammortamento all'italiana
Nel trimestre luglio-settembre 2005, Euribor 3 mesi = 2%
Nel periodo del 1° trimestre (ottobre-dicembre) = 3 % (2% + 1% dello spread bancario).
Calcolo rate ott 2005:
Quota interessi: (200000 x 3% x 31)/36500 = 509 Euro
Quota capitale = 556 Euro
Totale rata = 1065 Euro
3 anni dopo
Trimestre lug-sett 2008: Euribor 3 mesi = 5%
Pago nel trimestre ott-dicembre 2008 = 6% (5+1)
Calcolo rata:
Capitale già rimborsato: 556 x 36 (mesi) = 20016 Euro
Debito residuo: 200000 - 20016 = 179984 Euro
Quota interessi: ( 179984 x 6% x 31)/36500 = 917 Euro
Quota capitale = 556 Euro
Totale rata = 1473 Euro
La famiglia non è più in grado di pagare la rata, di conseguenza si ha un'insolvenza. Grandi quantità di insolvenze sono una delle cause della crisi mondiale del 2008.


RIMEDI DEL GOVERNO NEI GIORNI DELLA CRISI

Il governo italiano durante i mesi più bui della crisi è intervenuto con diverse operazioni. Quelle (credo) più importanti sono:
  1. Fissato il tetto al 4% del tasso per i mutui a tasso variabile. Il surplus è pagato dallo Stato. Esso è entrato in vigore nel febbraio 2009 (a causa dei tempi politici) per un anno. Gli EURIBOR a causa della crisi erano calati, quindi è risultato inutile.
  2. Pressione informativa verso mutuatari e banche a promuovere concorrenza con la portabilità del mutuo: la portabilità si fonda sull'istituto della surroga (estinzione del mutuo senza il consenso della banca che lo ha erogato e la stipula di un altro mutuo presso un diverso operatore attraverso il trasferimento dell'ipoteca). La legge n°40 del 2/4/2007 vieta condizioni onerose per la surroga del mutuo (non ci sono quindi commissioni da pagare). Durante la crisi la surroga è stata promossa ai clienti dallo stato.
  3. Pressione su banche a consentire la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile affinchè venissero trasformati in mutui con rata fissa e scadenza variabile (dall'ammortamento all'italiana si passa all'ammortamento francese). Se i tassi aumentano, aumentano le scadenze e viceversa.




26/04/10

Tutto sui Mutui a tasso fisso: definizione, interessi, prospettiva del mutuatario, preammortamento

Il mutuo a tasso fisso (MTF) è un particolare tipo di mutuo in cui il costo rimane costante per tutta la sua durata a prescindere dalla variazione delle condizioni di mercato.

Esso è formato dall'EURIRS (tasso di riferimento) e da uno spread.
L'EURIRS (Euro Interest Rate Swap) è un tasso calcolato giornalmente dall'European Montagage Federation, e rappresenta il tasso al quale le banche stipulano l'Interest Rate Swap (gli Swap sono una particolare categoria di derivati sottostanti i tassi interesse).

Essendo però i tassi del mercato variabili, la banca si assume il rischio che i tassi aumentino (il che porterebbe ad una perdita per la banca) determinando una contrazione dei suoi margini da intermediazione creditizia.
Se la banca non si volesse assumere questo rischio, essa può stipulare un IRS con un altro intermediario per ogni MTF stipulato con la clientela, allo scopo di trasformare i flussi di interessi attivi fissi (come quelli provenienti dal MTF) in flussi di interessi attivi variabili: in questo modo si bilancia l'attivo con il passivo (ricordo che gli strumenti a vista nel passivo della banca hanno costi variabili a causa degli interessi variabili).


Ogni giorno si hanno diverse quotazione dell'EURIRS in base alla scadenza dell'IRS (5-10-15-20-25-30 anni).
Per un mutuo a 20 anni ad esempio, la banca guarda a quanto ammonta l'EURIRS a 20 anni. Questo tasso rimane fisso a quello dichiarato alla sottoscrizione. Si aggiunge poi lo Spread.


LA PROSPETTIVA DEL MUTUATARIO

Il vantaggio di un mutuo a tasso fisso è che consente alle famiglie di pianificare le uscite finanziarie, in quanto prevede flussi certi e costanti.
Nel caso poi, si può sempre chiedere la rinegoziazione alla banca.

RINEGOZIAZIONE

La rinegoziazione di un mutuo è l'operazione con la quale a richiesta del cliente vengono modificati uno o più elementi del contratto originario: tasso, durata, commissioni, Spread Bancario.
L'operazione non è onerosa, ovvero non c'è nessun costo!

DEFINIZIONE DEL PIANO DI RIMBORSO (AMMORTAMENTO)

Esso è concordato su alcuni aspetti:
  • Periodicità delle rate (1,3,6,12 mesi);
  • Entità delle rate. Le rate sono composte da una quota capitale e da una quota interessi;
La rate viene determinata o con l'ammortamento all'italiana, oppure con l'ammortamento alla francese (per maggiori informazioni):
  1. Ammortamento all'italiana: prevede che la quota capitale sia mantenuta costante nel tempo. Essa viene calcolata come rapporto fra mutuo erogato e n° di rate. La quota interessi viene calcolata di volta in volta sul debito residuo (ergo, la rata è calante).
  2. Ammortamento alla francese: prevede il pagamento di rate sempre costanti. Il calcolo si basa sulle formule della matematica finanziaria (vedi link sopra). Curiosità: la sentenza del tribunale di Bari del novembre 2008 ha dichiarato la nullità dell'ammortamento francese in uno specifico caso giudiziario, suscitando lo sbigottimento generale in tutto il mondo.

IL PRE-AMMORTAMENTO

A fronte di specifiche esigenze il contratto di mutuo può prevedere un periodo di pre-ammortamento (di solito alla imprese): esso consiste in un periodo n cui vengono pagati solo gli interessi. Il preammortamento prevede di solito condizioni diverse dal periodo di ammortamento, che vengono concordate fra impresa e banca.

25/04/10

Tutto sul mutuo: definizione, garanzie, costi, affidamento, dati da fornire, definizione del tasso di interesse

Il mutuo è un contratto di finanziamento a medio/lungo termine (per le imprese si parla generalmente di 3/5 anni, per i privati di 10-15-20-25-30 anni) il cui rimborso non avviene in un'unica soluzione alla scadenza ma gradualmente nel tempo, mediante un piano di ammortamento che comprende anche la componente di interessi.
L'ammortamento è definito da rate, pagate periodicamente, che comprendono una quota capitale e una quota di interessi. Il tasso di interesse annuo percentuale è calcolato di volta in volta sul debito residuo. Esso può essere:
  • Fisso: viene definito subito;
  • Variabile: c'è un parametro di riferimento che lo definisce di volta in volta;
  • Misto: può essere cambiato tra fisso e variabile.
GARANZIE DA DARE PER OTTENERE UN MUTUO

Si hanno due tipi di mutuo: il mutuo chirografario e il mutuo ipotecario.

La caratteristica del mutuo chirografario è che non si devono concedere garanzie. Di solito viene concesso ad imprese che già hanno avuto un affidamento e risultano ottimi pagatori.

Il mutuo ipotecario invece, è concesso soprattutto ai privati, e presenta le seguenti caratteristiche:
  • Concesso su garanzia reale su un immobile (oppure mobile registrato);
  • Chiede anche una perizia di valore (valore sull'immobile);
  • Importo del mutuo è inferiore al valore di garanzia a causa della sua svalutazione nel tempo e per i costi in caso di insolvenza
  • Definizione del LTV (loan to value): rapporto fra il valore dell'immobile e il prestito deve essere inferiore all'80%.


I COSTI PER I MUTUATARI

La concessione di un mutuo presenta alcuni costi:
  • Tasso di interesse (periodicamente);
  • Spese di istruttoria (costi della banca per la valutazione del merito creditizio);
  • Oneri accessori (ad esempio la polizza assicurativa sulla casa);
  • Spese notarili;
  • Imposta sostitutiva (aliquota per la prima casa pari al 25%. Per un altro immobile è pari al 2%);
  • Spese di incasso (periodicamente).
AFFIDAMENTO

  • Soglia di LTV;
  • Soglia data dal rapporto fra Rata Annua/Reddito annuo disponibile che deve essere minore del 30% (sottrae i consumi medi di una famiglia italiana presi dai dati Istat al reddito).

DATI DA FORNIRE PER OTTENERE UN MUTUO

Per i lavoratori dipendenti:
  • Dichiarazione del datore di lavoro con anzianità e ultimo cedolino, in più una copia del 730;
Per i lavoratori autonomi:
  • Ultime dichiarazioni dei redditi e l'attestato della camera di commercio (iscrizione all'albo professionale);
Per entrambi:
  • Età, residenza, stato civile, convenienze-anticipazioni fra i coniugi.
DEFINIZIONE DEL TASSO DI INTERESSE DI UN MUTUO

Il tasso di interesse è composto dal tasso di riferimento e dallo spread bancario.
Il tasso di riferimento può essere:
Lo spread bancario è la quota di costo che si aggiunge e tiene conto del rischio di credito. Esso varia da un mutuatario all'altro.




Tutto sul Factoring: definizione, rapporto, forme di factoring


DEFINIZIONE

Il factoring è un servizio che ha per oggetto l'acquisizione in via continuativa di una parte significativa di crediti commerciali da parte di un intermediario specializzato (Factor) ai fini del loro incasso o della concessione di anticipazioni.

L'incasso prevede una clausola che può essere:
  • Pro soluto (factor si assume il rischio di insolvenza): il costo è in % al credito;
  • Pro solvendo (il rischio rimano a carico dell'impresa creditrice: salvo buon fine.

Sono necessarie elevate economie di scala per far sì che il servizio sia svolto economicamente (redditività), a causa dei costi elevati (è infatti un'attività molto specializzata).

INIZIO RAPPORTO

  • Valutazione dell'impresa cedente (da parte del factor);
  • Valutazione del portafoglio crediti: sussistenza rapporto commerciale, sussistenza di controversie o di provvedimenti a carico del debitore, rischio di credito di ogni debitore (da parte del factor);
  • Il factor comunica i crediti accettati in cessione;
  • Il factor comunica un plaford globale (ha carattere rotativo e durata pari al rapporto di factoring) per le anticipazioni;
  • Il factor subentra nei rapporti con i debitori ceduti.



VANTAGGI PER L'IMPRESA CEDENTE

Il factoring è un servizio gestionale completo che ha due dimensioni:
  • Dimensione finanziaria: anticipi, garanzie assicurative;
  • Dimensione amministrativa: gestione del portafoglio crediti, informazioni sulle controparti, riscossione dei crediti, recupero crediti, contabilità.
Vi è una forma di outsourcing, ovvero la sua valutazione deve tenere conto degli obiettivi della politica commerciale e delle risorse disponibili nell'impresa.

LE FORME DI FACTORING

  • Full Factoring: l'impresa cedente accoglie tutti i servizi del factor;
  • Recourse Factoring: non vi è una garanzia assicurativa (tutto è salvo buon fine);
  • Maturity Factoring: non ha alcuna valenza finanziaria (no finanziamenti);
  • Invoice Discount: vi è soprattutto la componente finanziaria;
  • International Factoring: il factor è un'impresa internazionale con sedi in più paesi. L'impresa ha solamente rapporti con il factor nazionale. Quest'ultimo cede i crediti al factor estero, il debitore paga il factor estero, che poi accredita al factor nazionale.
FINANZIAMENTO DEI FABBISOGNI A MEDIO/LUNGO TERMINE

Si hanno due possibilità:
  1. Acquisto, che può essere con mezzi propri, oppure con mezzi di terzi (mutui, leasing finanziario);
  2. Affitto, attraverso un leasing operativo, oppure affitto tradizionale.



22/04/10

Calcolo degli anticipi su RIBA o Fatture

Abbiamo due casi distinti:

  • Accredito diretto in Conto Corrente che causa uno scoperto (condizioni come il C/C). C'è un limite di Fido;
  • Conto transitorio fruttifero salvo buon fine (SBF): le condizioni specifiche sono di solito diverse (più convenienti) rispetto all'apertura di credito in C/C. Sono definiti "Autoliquidantesi": si liquida automaticamente e quindi è più gradito alla banca. Il limite è costituito dal "Castelletto SBF". Si ha un ricorrente utilizzo dell'anticipo di fatto.
ACCREDITO DIRETTO IN C/C

La registrazione della anticipazione avviene in conto corrente lo stessi giorno dell'operazione, mentre la valuta è pari alla data di scadenza degli effetti maggiorata di giorni valuta:
  • 10 gg se il titolo ha scadenza definitiva ed è pagabile su piazza;
  • 20 gg se il titolo ha scadenza definitiva ed è pagabile fuori piazza;
  • 30 gg se il titolo è a vista ed è pagabile su piazza;
  • 25 gg se il titolo è a vista ed è pagabile fuori piazza;
ESEMPIO DI CALCOLO

Un'impresa compie con la propria banca le seguenti operazioni in C/C:
  1. 1/1: ripresa del saldo del trimestre precedente = 1000 Euro
  2. 6/1: presentata all'incasso una Ri.Ba di 3000 Euro fuori piazza. Scadenza 12/2 accolta in anticipazione dalla banca (20gg)
  3. 12/1: prelievo di 2000 euro
Estratto conto:

Data

Valuta

Descrizione

A.V/Debitori

A.V/Creditori

1/1

31/12

Ripresa saldo

1000

6/1

4/3

Anticipo RiBa

3000

12/1

12/1

Prelievo

2000


Staffa:

Valuta

Saldi

Giorni

Numeri Debitori

Numeri Creditori

31/12

1000 (1° saldo liquido)

12

12000

12/1

-2000

51

51000

12/1

-1000 (2° saldo liquido)

4/3

+3000

4/3

+2000 (3° saldo liquido)




CONTO TRANSITORIO FRUTTIFERO SALVO BUON FINE (SBF)

Due conti:
  • Conto Corrente ordinario;
  • Conto transitorio Fruttifero SBF.
1) Sul conto anticipi la banca accredita gli anticipi con valuta pari alla scadenza maggiorata dei giorni valuta.
2) Sul conto anticipi vengono stornati gli anticipi con valuta pari al giorno dell'operazione per dare seguito ad un accredito in C/C.
3) Sul C/C si generano accrediti con data valuta e contabile coincidenti con lo stato dello storno.

ESEMPIO (stessi dati di prima)

Estratto conto del conto anticipi

Data

Valuta

Descrizione

A.V/Debitori

A.V/Creditori

6/1

4/3

Anticipo RiBa

3000

6/1

6/1

Storno RiBa

3000



Staffa conto transitorio fruttifero SBF

Valuta

Saldi

Giorni

Numeri Debitori

Numeri Creditori

6/1

-3000(1° saldo liquido)

57

171000

6/1

+3000

4/3

0 (2° saldo liquido)


Estratto conto del conto corrente

Data

Valuta

Descrizione

A.V/Debitori

A.V/Creditori

1/1

31/12

Ripresa saldo

1000

6/1

6/1

Accredito da conto fruttifero SBF

3000

12/1

12/1

Prelievo

2000


Staffa

Valuta

Saldi

Giorni

Numeri Debitori

Numeri Creditori

31/12

1000 (1° saldo liquido)

6

6000

6/1

+3000

6

24000

6/1

+4000 (2° saldo liquido)

12/1

-2000

12/1

+2000 (3° saldo liquido)



Calcolo di costi e ricavi delle Cambiali

CALCOLO DELLE CAMBIALI

Lo sconto nelle cambiali si calcola:

Sconto = (VN effettivo x gg x Tasso)/365

Abbiamo poi alcune spese:

  • Commissione di incasso per effetto scontato (2,5-4 Euro)
  • Diritti di brevità per effetti con scadenza minore di 10 o 20gg rispetto alla data di ammissione allo sconto.
  • Commissioni di richiesta esito.



Esempio: 12/1/xx presentate all’incasso
Tratta 1000 Euro scad 24/1/xx
Tratta 2000 Euro scad 20/4/xx

Ammissione allo sconto il 13/1/xx Tasso 6% Commissioni di incasso: 2,5 Euro per titolo
Diritto di brevità per scadenza minore ai 20 gg: 5 Euro gg Banca: 6

N

Importo

Scadenza

gg

Numeri

1

1000

24/1

12+6 = 18

18000

2

2000

20/4

67+6 = 73

146000

3000

164000


Calcolo dello Sconto S = (164000 x 6)/36500 = 26,96 Euro

Importo 3000 Sconto 26.96 Commissioni 10 Totale competenze 36.96
Netto ricavo = 2963.04


Per determinare il costo effettivo dobbiamo ottenere la valuta media adeguata:

I = (C x gg x t)/36500

36,96 = (2963,04 x t x 46)/36500


CALCOLO DELLA VALUTA MEDIA ADEGUATA

Epoca: dal giorno successivo (25/1) alla scadenza compresa (20/3)

Importo

Scadenza

gg

Numeri

1000

24/1

Epoca

-

2000

20/3

55

110000

3000

110000



Numeri da aggiungere all’epoca per ottenere la valuta media adeguata: 110000/3000 = circa 37 gg

valuta media adeguata = 24/1 + 37 = 2/3/xx
gg per tasso effettivo = da 13/1 al 2/3 = 49 gg


t = (36,96 x 36500)/(2963,04 x 49) = 9,29 % (TAEG)


Il credito a consumo

Potete trovare tutto il materiale relativo agli argomenti trattati riguardo il credito a consumo a questo indirizzo.

19/04/10

Operare scambi finanziari e non con l'estero

OPERATORI COMMERCIALI CON L’ESTERO


Relazionarsi con operatori esteri presenta alcuni problemi che non esistono (o hanno un peso minore) nel commercio nazionale.
Il principale problema è l’assenza di contestualità tra pagamento e consegna.

Vi sono poi alcuni fattori di complessità:
  • Distanza fisica;
  • Differenze normative;
  • Distanza culturale (le azioni informali non hanno effetto);
  • Cambio diverso;
  • Rischio paese (eventi esterni al debitore che possano causare un inadempimento);

A seguito di questi problemi, la CAMERA DI COMMERCIO INTERNAZIONALE ed altri enti hanno provveduto ad elaborare standard di riguardo:
  • Contratti;
  • Documenti di trasporto;
  • Strumenti/modalità di pagamento;


I pagamenti internazionali si fondano su:
  • Utilizzo di documenti rappresentativi della merce;
  • Intervento delle banche nel formare servizi di pagamento;
  • Intervento delle banche nel concedere crediti (garanzie) di firma e/o di cassa (finanziamenti) a favore dell’importatore (debitore);

Documenti rappresentativi della merce

Con essi si sancisce il passaccio della proprietà della merce e dei rischi.
Essi sono formati da:
  • Documenti commerciali, fatture commerciali, certificato d’origine, attestazione di corrispondenza a standard internazionali a livello sanitario;
  • Documenti di trasporto (polizza di carico);
  • Documenti assicurativi: all risks con alcune esclusioni che sono da imputare all’esportatore (Rischi di guerra: non coperto dagli assicuratori privati, ma a volte sono coperti dagli assicuratori pubblici.). La soluzione in merito a chi debba sostenere il costo del trasporto e della polizza all risks passa attraverso clausole di resa internazionali e standardizzati “Inco. Terms” (International Commercial Terms) che sono: Clausola F.O.B. (Free On Board), Clausola C.I.F. (Cost Insorance & Freight), Clausola C.&F. (Cost & Freight).


Questi documenti sanciscono il passaggio di proprietà delle merci e i rischi ad esse legate. Il servizio svolto dalle banche è quello di rimessa documentaria, ovvero di trasmissione dei documenti rappresentativi dalla banca dell’esportatore alla banca dell’importatore. La banca dell’importatore deve negoziare la consegna dei documenti (D/P oppure D/A, cambiale tratta).



CREDITO DOCUMENTARIO

I credito documentario p l’impegno che una banca assume su richiesta di un importatore e a favore di un esportatore di pagare una somma o di adempiere ad una diversa obbligazione ( accettazione tratta) contro il ritiro dei documenti rappresentativi.


ESPORTATORE------fattura comm-------->IMPORTATORE
Banca Esport ----------------------------------- Banca Import (D/A, D/P)
Verifica formale <---------------------------> Verifica formale


Il credito documentario non confermato è questo appena esposto, ma ne esiste anche uno confermato, dove ci sono due garanzie, una della banca esport (negoziatrice o intermediario) e un’altra della banca import (emittente). Il credito può essere legato ad una singola operazione commerciale o rotativa.

LETTERA DI CREDITO STAND BY

Entra in gioco in caso di inadempimento dell’importatore. Essa è un’altra garanzia.

18/04/10

Le cambiali e le ricevute bancarie (Ri.Ba)

CAMBIALE

Le cambiali sono titoli di credito esecutivo (ricorso legale nel caso di insolvenza) a vista (la sua presenza da diritto al pagamento) o con scadenza determinata avendo valenza esecutiva.
Le scadenze posso essere sotto forma di:
  • Pagherò: emessa dal debitore ed è una promessa di pagamento;
  • Tratta: emessa dal creditore, ed è un ordine di pagamento. Essa diventa strumento esecutivo se riceve la firma del debitore;

Esse risultano essere in calo negli ultimi anni a causa dei loro costi:
  • Imposta di bollo proporzionale all'importo: per cambiali emesse in Italia pari al 12 per mille , per cambiali emesse in Italia ma pagabili dall'estero pari al 9 per mille.
E' trasferibile con la girata.


RICEVUTA BANCARIA (RI.BA)

La ricevuta bancaria è un documento di incasso commerciale a vista o con scadenza definita. E' emessa dalla banca del creditore a fronte di una fattura commerciale. Non è trasferibile.
Da un po' di tempo sostituisce le cambiali.

Gli incassi avvengono tramite una serie di flussi elettronici tramite la Rete Nazionale Interbancaria.

11/04/10

Le carte di pagamento: carte di debito, di credito e prepagate

In italia abbiamo tre tipi di carte di pagamento: carte di debito (pay now), carte di credito (pay later) e carte prepagate (pay before).

CARTE DI DEBITO

In italia sono presenti dal 1983, ed erano originariamente un'applicazione per il prelievo presso i cash dispenser (ATM) collegati dai Bancomat. Negli anni '90 si sono poi evolute in Pagobancomat e venivano utilizzate anche per i pagamenti al dettaglio, anche se fu un flop totale (c'era una commissione da pagare).
Nel 1997 ci fu una revisione del modello commissionale: il costo era ripartito fra le banche e gli esercenti e non più sui consumatori. Oggi il Pagobancomat ( o più semplicemente, il Bancomat)è uno degli strumenti più utilizzati dai consumatori.

PROCEDURA DI PAGAMENTO

  1. Lettura della carta da parte del lettore presente nell'esercizio convenzionato (POS: Point Of Sale);
  2. Digitazione di un PIN (Personal Identification Number);
  3. Verifica legittimità carta/utilizzatore;
  4. Verifica sul C/C del titolare se è disponibile la somma necessaria per procedere con il pagamento e se il plafond (o massimale mensile) non sia stato già sforato (di solito è circa 1100 euro);
  5. Autorizzazione a procedere con il pagamento: addebito automatico sul C/C;
  6. Il POS rilascia una ricevuta;
  7. L'esercente (che deve essere munito di C/C) riceverà l'accredito dell'importo solamente dopo alcuni giorni.


CARTE DI CREDITO

Comparse negli anni '50 negli USA grazie alla DINERS, in Italia sono arrivate solo negli ultimi 10 anni e si sono diffuse abbastanza velocemente (circa il 50% degli italiani dispone di una carta di credito).

L'organizzazione che sta dietro alle carte di credito non è semplice:
  • Da una parte abbiamo i Circuiti di Carte di Credito (le società proprietarie in parole molto semplici), di cui i più importanti sono: Visa, Master Card, American Express e Diners. Nessuno è italiano.
  • Dall'altra abbiamo gli Emittenti di Carte di Credito, che sono in molti casi differenti dai Circuiti e cambiano di paese in paese, che sono (i principali in Italia): Servizi Interbancari (società di diverse banche italiane che emette la CartàSì e riguarda i circuiti Visa e Mastercard), BNL (che emette la TopCard), Intesa (che mette la Moneta), Deutsche Banck (prima emetteva la Bancamericard, ora la Carta Deutsche Banck), American Express e Diners (queste ultime due sono legati a circuiti di lusso).
Come si può notare le società a livello mondiale sono molto poche, in quanto vi è una notevole difficoltà di diffusione di queste carte (in molti posti e paesi non tutte le carte vengono accettate) e sono obbligatori investimenti sia in tecnologie che in sicurezza.

PROCEDURA DI PAGAMENTO

  1. Lettura da parte del POS;
  2. Collegamento con l'elaboratore dell'emittente per verificare la legittimità della carta e al superamento del Plafond mensile (è diversificato per ognuno);
  3. Registrazione della transazione (il pagamento non avviene subito);
  4. Il POS emette la ricevuta che va firmata dal titolare;
  5. L'esercente riceve l'accredito sul C/C dall'emittente della carta alcuni giorni dopo la transazione (più o meno uguale alla carta di debito);
  6. Il titolare a metà del mese successivo riceve l'estratto conto della carta di credito (MAV) da pagare entro fine mese corrente. Se si dispone di un C/C c'è l'opzione del RID a metà mese. E' come se si avesse un finanziamento (dilazione del pagamento) a tasso zero dall'emittente della carta. In alternativa si può richiedere la rateazione del saldo dell'estratto conto della carta, con interessi.
La carta di credito può essere utilizzata anche per prelevare presso gli ATM, con un PIN a 4 cifre; il costo della commissione è in percentuale e varia dallo 0,3% allo 0,4% dell'importo prelevato.

Per concludere aggiungo che entro fine 2010 tutte le carte di credito saranno a microcircuito.

CARTE PREPAGATE

Di carte prepagate ce ne sono una marea, ma solamente quelle multiuso sono considerate moneta elettronica.

Da un punto di vista tecnologico distinguiamo due tipi di carte:
  • Hardware based: potere d'acquisto memorizzato nella carta
  • Software based: il potere d'acquisto è sull'elaboratore remoto (dell'emittente della carta) o presso il pc del titolare. Il maggiore è Poste IT con Postepay.
Dal punto di vista dell'uso abbiamo:
  • Carte usa e getta, che sono anonime con importo massimo di 500 euro;
  • Carte ricaricabili: nominative, con importo massimo variabile;

COSTI PER LE TRE CARTE

  • Carta di debito: nessun costo (legata ai costi del conto corrente, circa 20 euro);
  • Carta di credito: diversi dal tipo di carta e dal tipo di servizi. Esempio costi carta Visa: Classic 30 euro annui, Oro 103 euro annui, Platinum 206 euro annui (cambiano i servizi e gli sconti..per la platinum ad esempio si hanno sconti per i biglietti in business class degli aerei).
  • Carta prepagata (ricaricabile): emissione circa 5 euro (ricarica che varia da 1 a 5 euro).



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