10/11/12

La massimizzazione del profitto nel mercato concorrenziale



Abbiamo parlato dello schema SCP, in cui P (performance) è rappresentata dai profitti π. I mercati sono mossi dal profitto. Come già detto, per i neoclassici lo scopo è massimizzare π nel mercato.

Il mercato è il luogo ideale in cui si scambia la stessa merce.

le caratteristiche principali del mercato concorrenziale sono:

  • Atomismo della domanda e dell’offerta (tanti prodotti e consumatori
  • Omogeneità dei prodotti
  • Trasparenza dei prezzi
  • Fluidità delle merci e degli individui
  • Impresa è Price-Taker
  • Scopo è massimizzare il profitto

π = R – C (Ricavi – Costi)
la quale si può scrivere anche come: p x q – (Φ(q) – F)

Vi sono due condizioni per massimizzare il profitto:

1) Condizione di primo ordine

∂π/∂q = p – Φ’(q) = 0 --> p = Φ’(q) ovvero il prezzo deve essere uguale al costo marginale

2) Condizione di secondo ordine

∂’π/∂’q = ∂’C/∂’(q) = -Φ(q)<0 span="span">--> Φ(q)>0 ovvero il costo marginale è crescente


CONSIDERAZIONI PIU' GENERALI:
Secondo i neoclassici la massimizzazione di π si basa sulla Razionalità Assoluta. A quel tempo le imprese erano piccole. Con l’avvento della rivoluzione, nascono le grandi imprese, ove proprietà e gestione sono divise (azionisti e managers). Nasce quindi la Teoria Comportamentistica, la quale si basa sulla Razionalità Limitata e sul Comportamento Soddisfacente (è razionale dati i vincoli ambientali ed organizzativi.

Si sviluppano poi altre teorie e modelli:

Teoria di Bauner: l’impresa punta a massimizzare le vendite
Modello di Marris: l’impresa punta alla massimizzazione del saggio di crescita bilanciato
Modello di Williamson: i managers massimizzano la loro funzione di utilità (sicurezza posto di lavoro, stipendio, prestigio)


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