Partiamo con il dire che ci sono varie forme diverse fra di loro di multi nazionalizzazione. Casi di scelte diverse potrebbero essere quelli della Mercedes (meno propensa a de localizzare), della Nestlè (+ di 500 stabilimenti in quasi 90 paesi con produzione in loco) e della Mattel (nel caso della Barbie, ogni processo produttivo è localizzato in un paese diverso..nessuno in USA, dove però risiede l’idea).
SERVE LOCALIZZARSI?
Ovviamente la risposta è sì, è utilissimo. Per capire meglio, prendiamo un’impresa monoprodotto in un mondo formato da due paesi: H (paese d’origine) e F (paese estero).
Questa impresa ha tre opzioni differenti:
1. Produrre tutto in H e vendere sia lì che in F: centralizzazione in casa (caso di molte imprese in Italia)
2. Aprire un secondo stabilimento in F e produrre in entrambi i paesi: clonazione/replica
3. Produrre tutto in F (vendendo in entrambi i mercati): centralizzazione in F (caso della Mattel)
Tutte le origini dei flussi commerciali sono le imprese. Aprendo in F, H importerebbe, andando quindi in deficit commerciale.
QUALI SONO LE CAUSE?
Dati:
wh: costo marginale di produzione in H
wf: costo marginale di produzione in F
Mh: dimensione del mercato in H (n° consumatori in H)
Mf: dimensione del mercato in F (n° consumatori in F)
Kh: costo fisso del capitale in H (costo per aprire lo stabilimento)
Kf: costo fisso del capitale in F
Th: costo unitario di trasporto da H a F
Tf: costo unitario di trasporto da F a H
Ch: costo produzione centralizzazione in H
Cr: costo produzione replica R in H e F
Cf: costo produzione centralizzazione in F
Possiamo riscrivere le tre opzioni mediante tre equazioni:
1. Ch = whMh + (wh + Th) Mf + Kh
2. Cr = whMh + wf Mf + Kh + Kf
3. Cf = (wf + Tf) Mh + wf Mf + Kf
Ipotizziamo che Kh = Kf = K, quindi Kh + Kf =2K.
Pensamo, ad esempio che Ch > Cr . Questo si ha quando:
whMh + (wh + Th) Mf + K > whMh + wf Mf + 2K
….
wh + Th > wf + K/ Mf
In questo caso, la Replica (R) è più vantaggiosa di H.
In grafico sarà così:
Nella parte H, converrà produrre in casa, mentre in quella R converrà replicarsi.
Mf* (nel grafico è la M con il cappuccio ^ sopra) è la soglia del valore di Mf oltre la quale conviene localizzarsi/replicarmi.
Partendo dalla formula sopra, si può ricavare la formula per calcolarlo, che è:
Mf* = K/[ Th – (wf – wh)]
In particolare, (wf – wh) si definisce come “Differenziale del Costo Unitario di Produzione”: se è positivo, H ha un vantaggio fattoriale; se è negativo, F ha un vantaggio fattoriale (guardare il grafico, nel primo caso il denominatore è più piccolo, quindi la soglia sarà più a destra, aumentando la parte di retta e parabola in H; nel secondo caso, il denominatore è più grande, quindi la soglia sarà più a sinistra, aumentando la parte di retta e parabola in R).
Più il costo del capitale K è elevato, tanto più Mf deve essere grande per rendere conveniente diventare multinazionale (quando cioè, i mercati esteri diventano molto grandi).
Avendo il grafico e le formule a disposizione, possiamo variare a piacimento le variabili. Per esempio:
1) Quanto più alto è Th tanto più costerà produrre un H (la soglia critica si abbassa). Dal grafico si nota in quanto la retta si alzerà, spostando il punto di incontro con la parabola (e quindi Mf*) a sinistra. Le imprese che prima si trovavano H ora sono in R, quindi a loro conviene replicarsi.
2) Cosa succede se wf cala? Il ragionamento è lo stesso di prima: l’impresa A che prima centralizzava in H, ora, essendo diminuita la soglia, la scelta ottima è quella di replicarsi (R).
3) Cosa succede se wh aumenta? Stessa cosa del punto 1.