24/03/11

I costi del commercio: trasporto (e formula di Tin Berger), costi doganali (e studio di McCallum) e di transizione


I costi del commercio possono essere suddivisi in quattro categorie:

1. Costi di Trasporto
2. Costi di Viaggio/Comunicazione
3. Costi Doganali/Politica Commerciale
4. Costi di Transazione

1)e 2) dipendono in generale dalla distanza, il 3) dai confini politici e il 4) sai dalla distanza, sia dai confini politici.

TRASPORTO E LA FORMULA DI TIN BERGER

I costi qui si suddividono in: carburante (fonte di energia), vettori, infrastrutture complementari, rischi connessi al trasporto (assicurazione), tempo.

In generale, maggiore è la distanza, maggiori sono i costi di trasporto e minori sono i vantaggi fra i due paesi, quindi si avranno volumi minori. Anche i dati confermano questo.

Nel 1962 l’economista Tin Berger dimostrò che la relazione fra i flussi scambiati e la distanza può essere formulata per analogia con la “Legge di Gravità Universale” (includendo turismo, investimenti diretti etc etc).
La definizione a cui è arrivato Berger è: il flusso degli scambi commerciali direzionato da un paese I ad un altro paese J dipende dalla dimensione economica del paese I per la dimensione economica del paese J, diviso la distanza (non al quadrato, a differenza della legge di gravità universale) fra i due paesi. In formule:

FIJ = G(MIMJ)/d
dove:

G: coefficiente della distanza culturale e politica fra i due paesi
d: distanza in linea d’aria fra (ad esempio) le due capitali
MI: PIL paese I
MJ: PIL paese J

Il flusso si riduce in media del 50% al raddoppiare della distanza questo, più che per i costi, è dovuto dal tempo, per diverse cause:

• Degradabilità, con conseguente perdita del costo di merce e trasporto
• Contratti in cui la merce ha data di consegna segnata e limitata
• Contrattempi per intoppi alla catena di valore (un pezzo di un prodotto è pronto e l’altro no ad esempio)

Ultimamente sono anche esportati ed importati alcuni tipi di SERVIZI, mentre molti altri non sono, ad oggi, commerciali (l’assistenza medica di base ad esempio).


COSTI DOGANALI

Nel 1995l’economista canadese John McCallum pubblicò un articolo sorprendente in cui mostrava empiricamente che una provincia canadese commercia 20 volte tanto con un’altra provincia canadese rispetto ad un’altra provincia americana, a parità di distanza e dimensione economica.

La riduzione delle barriere doganali (o la completa eliminazione) non ha ancora ridotto i tempi di sdoganamento, i quali svolgono un ruolo importante nel commercio (vedi paragrafo precedente).

Vi sono poi i costi di conversione delle valute: commissioni, costo del tasso di cambio etc etc (per questo è nata la moneta unica in Europa).

COSTI DI TRANSIZIONE

Essi si suddividono in:
1) Ricerca del partner commerciale (uno dei maggiori siti è alibabà.com)
2) Apprendimento bilaterale tra compratore e venditore (visite, relazione interpersonale)
3) Negoziazione
4) Stipulazione del contratto (ad esempio le parcelle)
5) Rispetto del contratto (precauzioni)


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