28/10/12

Come valutare la struttura di mercato: l'analisi della concentrazione




La struttura dei mercati si valuta con l’analisi di concentrazione.
Dati:
pi = frazione dei possessori del carattere xi (esempio n° clienti)
qi = frazione del carattere xi posseduto

pi = 1/N
Ai = [j=1..i]∑ n(j)
qi = Ai/AN

INDICE DI GINI

Per misurare la concentrazione, utilizziamo l’indice di Gini:

IG = [i=1…N-1]∑(pi – qi)/[i=1…N-1]∑pi. Quando IG = 1 si ha la massima concentrazione.

INDICE DI HERFINDAL

Un altro indice con cui si può misurare la concentrazione è l’Indice di Herfindal:

HF ) [i=1..N]∑(xi/[j=1..N]∑xj)2. Il minimo valore è 1/N = concorrenza. Il massimo è 1 = monopolio.


ENTROPIA

Si può misurare anche con l’Entropia:

∑x = -(k=1...N)∑ S(K)ln[S(K)]

Se è uguale a lnN  allora la concentrazione è minima (concorrenza)
Se è uguale a 0, allora la concentrazione è massima (monopolio)

INDICE DI HALL e TIDEMAN

HT = 1/[(2∑ ix(i)/(∑ x(i)) - 1] (con ∑= (i=1..N)∑)

Il minimo è = 1/N (concorrenza)
Il massimo è = 1 (monopolio)

Come già detto, secondo lo schema SCP una alta concentrazione riduce il benessere dell’economia.
Guardando i dati, si osserva come l’economia tende a concentrare il mercato (si osservi ad esempio il mercato delle autovetture o dei cereali in USA).

EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE

Muller e Hamm (1974) hanno notato che la concentrazione è aumentata considerevolmente durante il dopoguerra (dal 49.6% nel 1947 al 62.3% nel 1970).
L’aumentare della concentrazione è causato da fusioni ma anche da quote molto elevate di spesa pubblicitaria, dalla dimensione del capitale, da maggior barriere all’entrata.
Il trend del numero di fusioni tende ad aumentare

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