La struttura dei mercati si
valuta con l’analisi di concentrazione.
Dati:
pi = frazione dei
possessori del carattere xi (esempio n° clienti)
qi = frazione del
carattere xi posseduto
pi = 1/N
Ai = [j=1..i]∑
n(j)
qi = Ai/AN
INDICE DI GINI
Per misurare la
concentrazione, utilizziamo l’indice di Gini:
IG = [i=1…N-1]∑(pi
– qi)/[i=1…N-1]∑pi. Quando IG = 1 si ha la massima
concentrazione.
INDICE DI HERFINDAL
Un altro indice con cui si
può misurare la concentrazione è l’Indice di Herfindal:
HF ) [i=1..N]∑(xi/[j=1..N]∑xj)2.
Il minimo valore è 1/N = concorrenza. Il massimo è 1 = monopolio.
ENTROPIA
Si può misurare anche con
l’Entropia:
∑x = -(k=1...N)∑ S(K)ln[S(K)]
Se è uguale a lnN allora la concentrazione è minima
(concorrenza)
Se è uguale a 0, allora la
concentrazione è massima (monopolio)
INDICE DI HALL e TIDEMAN
Il minimo è = 1/N
(concorrenza)
Il massimo è = 1 (monopolio)
Come già detto, secondo lo
schema SCP una alta concentrazione riduce il benessere dell’economia.
Guardando i dati, si osserva
come l’economia tende a concentrare il mercato (si osservi ad esempio il
mercato delle autovetture o dei cereali in USA).
EVOLUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE
Muller e Hamm (1974) hanno
notato che la concentrazione è aumentata considerevolmente durante il
dopoguerra (dal 49.6% nel 1947 al 62.3% nel 1970).
L’aumentare della
concentrazione è causato da fusioni ma anche da quote molto elevate di spesa
pubblicitaria, dalla dimensione del capitale, da maggior barriere all’entrata.
Il trend
del numero di fusioni tende ad aumentare