I mercati principali sono 3: moneta, beni e lavoro. Questi però vengono visti in due modi diversi dai classici e da keynes.
PUNTO DI VISTA CLASSICO
I classici vedono in modo diverso il mercato della moneta, tanto da aggiungere anche un mercato dei capitali nei tre già citati.
Come si strutturano teoricamente i mercati?
Lo schema è:
La dicotomia è teorica: la separazione è solo teorica!
Nella teoria classica il mercato della moneta è separato teoricamente da altri mercati, isolandolo da altri mercati (da settori reali dell'economia)secondo ipotesi teoriche molto forti.
La divisione teorica isola mercato della moneta separato da altri mercati (secondo ricordo la teoria classica). Ad esempio: ciò che succede dentro mercato della moneta non influenza altri mercati (beni, lavoro..), quindi la moneta non ha effetti reali.
PUNTO DI VISTA KEYNESIANO
In Keynes sono presenti i tre mercati:
Mercato della Moneta
Mercato dei Beni
Mercato del Lavoro
Il Mercato della moneta occupa un posto gerarchicamente elevato e quello che succede nel mercato della moneta keynesiano ha influenza sugli altri mercati, che stanno logicamente e teoricamente sotto questo mercato.
Essi dipendono logicamente da mercato della moneta. Vi è quindi una “Struttura gerarchica dei mercati”.
Nel mercato del lavoro di Keynes può succede qualsiasi cosa, anche se dipende dal mercato dei beni
Infatti nella di teoria keynes, la gerarchia è :
mercato della moneta → mercato dei beni → mercato del lavoro
analizzando con questa teoria bisogna analizzare cosa succede secondo ciò che dipende prima
dalla catena causale
SINTESI
In sintesi, la chiusura dei mercati è teorica in teoria classica
in keynes esiste struttura di interazione tra i mercati causale gerarchica. Esistono anche retrocausazioni (il mercato del lavoro influenza ad esempio il mercato dei beni).
Teoria Macroeconomica Reale
• Non c'è dicotomia
• I mercati non sono indipendenti
• L'ordine dei mercati è importante, secondo struttura causale
PUNTO DI VISTA CLASSICO
I classici vedono in modo diverso il mercato della moneta, tanto da aggiungere anche un mercato dei capitali nei tre già citati.
Come si strutturano teoricamente i mercati?
Lo schema è:
Mercato Moneta-----------------
(dicotomia)
Mercato Capitali
Mercato Beni
Mercato Lavoro
La dicotomia è teorica: la separazione è solo teorica!
Nella teoria classica il mercato della moneta è separato teoricamente da altri mercati, isolandolo da altri mercati (da settori reali dell'economia)secondo ipotesi teoriche molto forti.
La divisione teorica isola mercato della moneta separato da altri mercati (secondo ricordo la teoria classica). Ad esempio: ciò che succede dentro mercato della moneta non influenza altri mercati (beni, lavoro..), quindi la moneta non ha effetti reali.
PUNTO DI VISTA KEYNESIANO
In Keynes sono presenti i tre mercati:
Mercato della Moneta
Mercato dei Beni
Mercato del Lavoro
Il Mercato della moneta occupa un posto gerarchicamente elevato e quello che succede nel mercato della moneta keynesiano ha influenza sugli altri mercati, che stanno logicamente e teoricamente sotto questo mercato.
Essi dipendono logicamente da mercato della moneta. Vi è quindi una “Struttura gerarchica dei mercati”.
Nel mercato del lavoro di Keynes può succede qualsiasi cosa, anche se dipende dal mercato dei beni
Infatti nella di teoria keynes, la gerarchia è :
mercato della moneta → mercato dei beni → mercato del lavoro
analizzando con questa teoria bisogna analizzare cosa succede secondo ciò che dipende prima
dalla catena causale
SINTESI
In sintesi, la chiusura dei mercati è teorica in teoria classica
in keynes esiste struttura di interazione tra i mercati causale gerarchica. Esistono anche retrocausazioni (il mercato del lavoro influenza ad esempio il mercato dei beni).
Teoria Macroeconomica Reale
MERCATO MONETA (M) | MERCATO CAPITALI (C) | MERCATO BENI (B) | MERCATO LAVORO (L) |
• C'è dicotomia monetaria/reale
• I mercati sono indipendenti
Teoria Keynesiana
• I mercati sono indipendenti
Teoria Keynesiana
MERCATO MONETA (M) |
MERCATO BENI (B) |
MERCATO LAVORO (L) |
• Non c'è dicotomia
• I mercati non sono indipendenti
• L'ordine dei mercati è importante, secondo struttura causale