PREMESSA
In una piccola economia aperta (senza restrizioni ai movimenti di capitale), il tasso di interesse nazionale r è pari al tasso di interesse mondiale r*.
Se r fosse maggiore di r*, per ovvi motivi si verificherebbe una maggiore entrata di capitali che però riporterebbe, dopo un breve periodo, il tasso nazionale al livello del tasso mondiale (r = r*).
Il tasso di interesse può essere visto come un prezzo di un bene qualsiasi: esso, proprio come i prezzi, viene determinato sui mercati internazionali fra l'incontro tra la domanda e l'offerta di un bene (in questo caso di fondi).
In un'economia aperta l'identità di reddito è pari a:
NX = [Y–C (Y –T)–G]–I(r*)
che, come sappiamo si può scrivere anche
NX= S –I(r*)
Siccome Y, T, G e C sono dati, anche S (risparmio) è dato. Gli investimenti I invece dipendono dal tasso r*.
IL SALDO DELLE PARTITE CORRENTI
Graficamente, la posizione di equilibrio della nostra piccola economia aperta, ovvero quando il saldo delle partite correnti è in pareggio, è questa:
Un aumento del tasso di interesse internazionale r* (perchè una grande economia aperta come la Cina o gli USA aumentano la spesa G) riduce gli investimenti nel paese piccolo, di conseguenza, come si evince dal grafico, il saldo delle partite correnti NX migliora.
AUMENTO DELLA DOMANDA DI INVESTIMENTI
Se la domanda di investimenti aumenta (per ogni livello di r*), ad esempio perchè il governo concede incentivi fiscali agli investimenti, la curva I (r) in verde si alza ed il saldo delle partite correnti peggiora (I sarebbe maggiore di S).
POLITICA FISCALE ESPANSIVA
Una politica fiscale espansiva (T maggiore) riduce S (aumentando G), peggiorando il saldo delle partite correnti.