DEPOSITI A RISPARMIO
I depositi a risparmio sono volti a raccogliere e remunerare somme sottratte ai consumi. Sono una sorta di "Salvadanaio Fruttifero" e si fondano sull'esistenza di un Libretto di risparmio.
Se sono su di un "Libretto circolare", esso possiamo movimentarlo presso qualsiasi sportello della banca in cui lo abbiamo aperto.
Dobbiamo fare due distinzioni a seconda della natura dell'intestatario:
Nel caso di libretti nominativi:
- Uno o più intestatari (per le firme vedi i C/C)
- Solo l'intestatario può prelevare (gli eredi nel caso di morte)
- Possono essere alimentati da: versamenti in contante, versamenti di assegni, accrediti periodici stipendio/pensione
- Non sono cedibili
- Non hanno limiti di importo
Nel caso di libretti al portatore:
- Sono anonimi
- Può prelevare chi si presenta allo sportello munito di libretto
- Possono essere alimentati sol oda versamenti in contanti allo sportello
- Sono trasferibili solo con la consegna
- Saldo massimo di 12500 Euro
Le differenze a seconda della scadenza di suddividono in:
- Depositi a risparmio liberi, che sono libretti a vista (rispondono ad una funzione di liquidità e di conseguenza hanno un tasso di rendimento ridotto);
- Depositi a risparmio vincolati hanno invece scadenza a medio-lungo termine e il depositante si impegna a non prelevare prima della scadenza (salvo penale). Hanno una funzione di investimento.
I CERTIFICATI DI DEPOSITO
I certificati di deposito sono i titoli di credito emessi dalle banche con durata compresa tra 1 mese e 5 anni. Sono strumenti cartacei rappresentativi di un deposito vincolato (non consentono alcun prelevamento o versamento prima della scadenza) che possono essere al portatore o nominativi. Sono titoli individuali: ciascuno di essi rappresenta una specifica operazione di raccolta con caratteristiche diverse dalle altre per importo (500 euro minimo), durata (1 mese-5anni) e tasso (condizioni standardizzate per importi modesti, mentre per importi elevati sono oggetto di negoziazioni fra le parti.
Le emissioni sono dette "A rubinetto" in quanto sono disponibili a flusso continuo in qualsiasi momento, quando il cliente ne faccia richiesta.
Sono titoli trasferibili mediante vendita, tuttavia mancano di un vero e proprio mercato. La banca, ricevuta la richiesta di vendita, chiede ai clienti e i tempi di conseguenza sono lunghi. E' uno strumento con poca liquidità.
Possono essere Zero Coupon (rendimento: valore rimborso - prezzo periodico) o con cedole periodiche che possono avere un tasso fisso oppure indicizzato rispetto a parametri di riferimento, come ad esempio l'EURIBOR + Spread.
Dal '97 è calata la diffusione dei certificati di deposito in seguito al cambiamento del regime fiscale dei redditi finanziari:
- Prima del 1997, per le scadenze fino ai 18 mesi l'aliquota era del 27%, per scadenze superiore ai 18 mesi era invece del 12,5%;
- Dopo il 1997, non vale più la distinzione delle scadenze, ma dal tipo di strumento utilizzato: per gli strumenti creditizi l'aliquota è del 27%, per gli strumenti mobiliari (azioni, obbligazioni etc etc) l'aliquota è invece del 12,5%.
Questa nuova distinzione è stata introdotta in primis per sviluppare i mercati finanziari, e poi perchè con l'introduzione del TUB la distinzione di durata non aveva più senso.