03/06/11

Le varie differenze fra i mercati secondo i classici e i mercato secondo Keynes

MERCATO DELLA MONETA

quali sono le variabili che vengono determinate?

Mercato moneta classico: P= livello generale dei prezzi
tasso di interesse ex-ante monetario

Mercato capitali classico:
curva di offerta dei capitali-offerta di risparmio S
curva di domanda dei capitali-domanda di fondi I
per finanziare investimenti (imprese) si determina in questo mercato tasso di interesse reale

Analisi di Fisher

idea fondamentale che determina tasso di interesse reale ex-ante
ad esempio: famiglie possono offrire risparmio se non consumano tutto reddito
idea Fisher: quando io non consumo risparmio, quindi o cedo risparmio ad altri, oppure lo sposto nel tempo nell'attesa di consumarlo domani astenendosi dal consumo.
L’idea dello spostare il consumo nel tempo è idea del tasso di interesse (remunerazione del consumo), ovvero il “premio” per la rinuncia al consumo
Il Tasso di interesse reale classico rappresenta il premio di rinuncia al consumo nella speranza che tale consumo acquisisca un tasso di interesse reale positivo detto anche tasso di interesse intertemporale.


MERCATO DEL LAVORO CLASSICO

Classico (vedi qui): offerta di lavoro da parte dei lavoratori OL
domanda di lavoro da parte delle imprese DL
variabile determinata salario reale Wr ex-ante


MERCATO DEI BENI CLASSICO

classico tutto ciò che viene offerto viene domandato (legge di Say)
in teoria classica è offerta a determinare la domanda; in questo schema tutto reddito viene domandato cioè non esistono problemi di domanda (se c'è troppa offerta, prezzo scende e domanda risale!).

MERCATO DEI BENI KEYNESIANO

keynes: in schema keynes tasso di interesse monetario influenza → mercato dei beni
Il tasso di interesse entra nel mercato dei beni perché li influenza
La diifferenza fondamentale è che la relazione causale dello schema classico è girata:
• in classico reddito/produzione determina domanda
• in keynes domanda determina reddito

tutto quello che non viene domandato non conta, solo ciò che viene domandato viene prodotto.
in keynes è determinante solo parte della domanda orientata al mercato (domanda effettiva):

domanda = spesa aggregata effettiva

Ogni parte della domanda che non si espliciti in un'effettiva spesa non viene considerata.
La domanda determina il reddito.

MERCATO DEL LAVORO KEYNESIANO

Se in keynes il mercato del lavoro dipende anche da variabili di altri mercati (ad esempio da spostamenti della domanda effettiva) allora esistono situazioni per cui la domanda effettiva determina le scelte di acquisizione del lavoro delle imprese.

Il mercato del lavoro di keynes si differenzia da mercato del lavoro classico anche per un altro aspetto: le quantità domandate e offerte del lavoro non vengono fissate in termini reali ma monetari
in questo sistema (che è monetario), perché vi è interconnessione tra mercati della moneta e altri.
Il mercato moneta infatti è dominante.
Se osserviamo crisi monetarie e finanziarie in schema keynes nei mercati L e B succederà un’altrettanta crisi (che è avvenuta).
L’idea che non si possa mettere dicotomia implica che in mercato del lavoro si contratta solamente in termini nominali (monetari):contrattazione in moneta (euro, dollari...) e non in termini di potere d'acquisto. Potere d'acquisto quindi varierà in base a prezzi ecc: otterranno salario ex-post diverso a seconda di livello dei prezzi.

MERCATO DELLA MONETA IN KEYNES

La moneta è quindi integrata in sistema reale: è impossibile separarla da altri mercati, inoltre la moneta in Keynes non è neutrale (cosa che invece vale in teoria classica). Essa ha quindi effetti reali a differenza dei classici, in cui la moneta non incide sullo scambio.

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