La struttura finanziaria dell'impresa viene analizzata tramite due aspetti: la struttura delle fonti di finanziamento e la struttura degli impieghi di capitale (qui analizzati in un determinato istante della gestione aziendale).
Le fonti di finanziamento si analizzano in base alla provenineza e alla durata del ciclo di utilizzo e vengono suddivise in:
- Capitale a pieno rischio, che appartiene alla sfera del capitale proprio permanente
- Debiti a media e lunga distanza, che appartiene alla sfera del capitale di terzi permanente
- Debiti correnti, che appartiene alla sfera del capitale di terzi corrente
Gli impieghi si analizzano in base alla durata del ciclo di realizzo e vengono suddivisi in :
Per le attività fisse:
- Immobilizzazioni nette (macchinari, immobili etc etc)
Per il capitale circolante lordo
- Disponibilità non liquide (magazzino etc etc)
- Liquidità differete (crediti etc etc)
- Liquidità immediate (banche e cassa)
Compito della gestione finanziaria è quello di raffrontare questi due aspetti per cogliere stati o di equilibrio o di squilibrio (e in tal caso correggerli).
I principali raffronti fra fonti e impieghi riguardano:
- Il capitale circolante netto, calcolato come la differenza fra il capitale cirrcolante lordo meno i debiti correnti, oppure fra il capitale permanente meno le immobilizzazioni nette;
- Il margine di struttura, calcolato come la differenza fra il capitale a pieno rischio meno le immobilizzazioni nette;
- Il margine di tesoreria, calcolato come la differenza fra le liquidità in toto meno i debiti correnti