IV – APPLICAZIONE E INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE
Applicazione: concreta realizzazione di ciò che è ordinato dalla regola
Interpretazione: accertamento di ciò che il testo esprime
decisione di cosa si ritiene il testo significhi
valutazione di inclusione di caso specifico in classe generale
risoluzione dei conflitti di gerarchia
combinazione di più disposizioni
Interpretazione: dichiarativa (senso immediato del testo) + integrazione
giudiziale (valore durante causa, oppure come precedente)
dottrinale (apporti degli studiosi del diritto)
autentica (definita direttamente dal Legislatore, vincolante)
teleologica (intenzione del Legislatore con riferimenti all'iter legislativo)
Regole generali spesso usate: buona fede
buon costume
equità
forza maggiore
diligenza
giusta causa [...]
Strumenti per l'interpretazione: criterio logico
argumentum a contrario
(escludere da norma ciò che non è compreso)
argumentum a simili
(estendere norma e includere casi simili)
argumentum a fortiori
(estendere norma per includere casi che a maggior ragione richiedono identico trattamento)
argumentum ad absurdum
(escludere interpretazione --> assurdo)
criterio storico
analisi motivazioni e storia della legge
criterio sistematico
collocazione in quadro legislativo complessivo
criterio sociologico
analisi società
criterio equitativo
senso di giustizia sociale
criterio analogico (NO per leggi penali)
identità di ratio della fattispecie concreta con legge che disciplina un caso diverso. Si ricava una norma non scritta estrapolando da legge diversa o generale orientamento del sistema legislativo
VI – LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE
Rapporto giuridico: relazione tra due soggetti regolata dall'ordinamento giuridico (parte di più ampia categoria: situazione giuridica)
Soggetto attivo: colui a cui l'ordinamento giuridico attribuisce il potere (diritto soggettivo)
Soggetto passivo: colui a cui l'ordinamento giuridico attribuisce il dovere
Parti: persone tra cui intercorre il rapporto giuridico
Terzi: coloro i quali NON sono parte o soggetto di un rapporto giuridico (il rapporto giuridico in linea di principio NON produce effetti né a favore né a danno dei terzi)
Attribuzione del diritto soggettivo: protezione dell'interesse del singolo a cui si riconosce una libertà
Diritto soggettivo è: la signoria del volere
il potere di agire (agere licere)
la possibilità di soddisfare un proprio interesse (protetto dall'ordinamento giuridico – tutela ESSENZIALE)
Potestà o ufficio: quanto potere di agire è tutelato nell'interesse altrui
Facoltà: manifestazione del diritto soggettivo NON autonome ma in esso comprese
Aspettativa: attesa di acquisto di un diritto soggettivo derivante dal concorso di più elementi
Fattispecie a formazione progressiva: risultato realizzato per gradi, progressivamente
Status: qualità giuridica ricollegata a posizione dell'individuo in una collettività
Titolare: colui il quale si vede attribuito un diritto soggettivo
Esercizio del diritto: esplicazione dei poteri del diritto soggettivo (mentre la realizzazione è la sua attuazione, spontanea o coattiva)
Abuso del diritto: uso anormale del diritto che cagiona ad altri danno ingiusto oltre la sfera degli eventuali pregiudizi derivanti dal corretto esercizio di tale diritto
Diritti: assoluti - validi erga omnes
relativi – validi solo nei confronti di una o più persone determinate
Diritti assoluti: diritti reali (iura in re)
diritti della personalità
Diritti relativi: diritti di credito o personali
Duplice natura: diritti personali di godimento
Interesse: qualsiasi bene, vantaggio, utilità che costituisce l'obiettivo o il movente dell'agire di un soggetto. Pubblico o privato. Semplice se non tutelato da alcuna protezione giuridica. Diritto soggettivo se tutelato da ordinamento giuridico. Legittimo se nell'ambito dei rapporti tra privato e P.A. o altri enti pubblici, atti impugnabili presso tribunali amministrativi (T.A.R.) chiedendo annullamento atto e risarcimento dei danni.
Situazioni di fatto: altrettanto protette da ordinamento
Situazioni giuridiche passive: dovere di astensione dal ledere un diritto soggettivo assoluto
obbligo di un soggetto di un rapporto obbligatorio
soggezione al diritto potestativo
onere adempimento non obbligatorio a cui è subordinato un potere (onere probatorio NO onere MA rischio)
Rapporto giuridico nasce quando viene acquisito diritto soggettivo
Acquisto: a titolo originario (diritto sorto senza essere trasmesso da nessuno)
a titolo derivativo (diritto trasmesso da una persona all'altra)
Titolo d'acquisto: atto o fatto giuridico che giustifica l'acquisto
tipo derivativo-traslativo (stesso diritto trasferito)
tipo derivativo-costitutivo (nuovo diritto al successore che scaturisce dal precedente)
Successione: fenomeno di trasferimento di un diritto dal dante causa (autore) all'avente causa (successore)
Regole: nemo plus iuris quam ipse habet transferre potest
acquisto del diritto del nuovo titolare dipende, di regola, dall'esistenza del diritto
Alienazione: se ci si riferisce al dante causa
Successione: a titolo universale (quando una persona subentra in TUTTI i rapporti dell'altra – es. successione per causa di morte, fusione di società)
a titolo particolare (quando si subentra solo per un determinato diritto)
Estinzione: quando il titolare perde il diritto senza alienarlo a nessuno
Diritti indisponibili: rapporti utili a soddisfare un interesse superiore
Applicazione: concreta realizzazione di ciò che è ordinato dalla regola
Interpretazione: accertamento di ciò che il testo esprime
decisione di cosa si ritiene il testo significhi
valutazione di inclusione di caso specifico in classe generale
risoluzione dei conflitti di gerarchia
combinazione di più disposizioni
Interpretazione: dichiarativa (senso immediato del testo) + integrazione
giudiziale (valore durante causa, oppure come precedente)
dottrinale (apporti degli studiosi del diritto)
autentica (definita direttamente dal Legislatore, vincolante)
teleologica (intenzione del Legislatore con riferimenti all'iter legislativo)
Regole generali spesso usate: buona fede
buon costume
equità
forza maggiore
diligenza
giusta causa [...]
Strumenti per l'interpretazione: criterio logico
argumentum a contrario
(escludere da norma ciò che non è compreso)
argumentum a simili
(estendere norma e includere casi simili)
argumentum a fortiori
(estendere norma per includere casi che a maggior ragione richiedono identico trattamento)
argumentum ad absurdum
(escludere interpretazione --> assurdo)
criterio storico
analisi motivazioni e storia della legge
criterio sistematico
collocazione in quadro legislativo complessivo
criterio sociologico
analisi società
criterio equitativo
senso di giustizia sociale
criterio analogico (NO per leggi penali)
identità di ratio della fattispecie concreta con legge che disciplina un caso diverso. Si ricava una norma non scritta estrapolando da legge diversa o generale orientamento del sistema legislativo
VI – LE SITUAZIONI GIURIDICHE SOGGETTIVE
Rapporto giuridico: relazione tra due soggetti regolata dall'ordinamento giuridico (parte di più ampia categoria: situazione giuridica)
Soggetto attivo: colui a cui l'ordinamento giuridico attribuisce il potere (diritto soggettivo)
Soggetto passivo: colui a cui l'ordinamento giuridico attribuisce il dovere
Parti: persone tra cui intercorre il rapporto giuridico
Terzi: coloro i quali NON sono parte o soggetto di un rapporto giuridico (il rapporto giuridico in linea di principio NON produce effetti né a favore né a danno dei terzi)
Attribuzione del diritto soggettivo: protezione dell'interesse del singolo a cui si riconosce una libertà
Diritto soggettivo è: la signoria del volere
il potere di agire (agere licere)
la possibilità di soddisfare un proprio interesse (protetto dall'ordinamento giuridico – tutela ESSENZIALE)
Potestà o ufficio: quanto potere di agire è tutelato nell'interesse altrui
Facoltà: manifestazione del diritto soggettivo NON autonome ma in esso comprese
Aspettativa: attesa di acquisto di un diritto soggettivo derivante dal concorso di più elementi
Fattispecie a formazione progressiva: risultato realizzato per gradi, progressivamente
Status: qualità giuridica ricollegata a posizione dell'individuo in una collettività
Titolare: colui il quale si vede attribuito un diritto soggettivo
Esercizio del diritto: esplicazione dei poteri del diritto soggettivo (mentre la realizzazione è la sua attuazione, spontanea o coattiva)
Abuso del diritto: uso anormale del diritto che cagiona ad altri danno ingiusto oltre la sfera degli eventuali pregiudizi derivanti dal corretto esercizio di tale diritto
Diritti: assoluti - validi erga omnes
relativi – validi solo nei confronti di una o più persone determinate
Diritti assoluti: diritti reali (iura in re)
diritti della personalità
Diritti relativi: diritti di credito o personali
Duplice natura: diritti personali di godimento
Interesse: qualsiasi bene, vantaggio, utilità che costituisce l'obiettivo o il movente dell'agire di un soggetto. Pubblico o privato. Semplice se non tutelato da alcuna protezione giuridica. Diritto soggettivo se tutelato da ordinamento giuridico. Legittimo se nell'ambito dei rapporti tra privato e P.A. o altri enti pubblici, atti impugnabili presso tribunali amministrativi (T.A.R.) chiedendo annullamento atto e risarcimento dei danni.
Situazioni di fatto: altrettanto protette da ordinamento
Situazioni giuridiche passive: dovere di astensione dal ledere un diritto soggettivo assoluto
obbligo di un soggetto di un rapporto obbligatorio
soggezione al diritto potestativo
onere adempimento non obbligatorio a cui è subordinato un potere (onere probatorio NO onere MA rischio)
Rapporto giuridico nasce quando viene acquisito diritto soggettivo
Acquisto: a titolo originario (diritto sorto senza essere trasmesso da nessuno)
a titolo derivativo (diritto trasmesso da una persona all'altra)
Titolo d'acquisto: atto o fatto giuridico che giustifica l'acquisto
tipo derivativo-traslativo (stesso diritto trasferito)
tipo derivativo-costitutivo (nuovo diritto al successore che scaturisce dal precedente)
Successione: fenomeno di trasferimento di un diritto dal dante causa (autore) all'avente causa (successore)
Regole: nemo plus iuris quam ipse habet transferre potest
acquisto del diritto del nuovo titolare dipende, di regola, dall'esistenza del diritto
Alienazione: se ci si riferisce al dante causa
Successione: a titolo universale (quando una persona subentra in TUTTI i rapporti dell'altra – es. successione per causa di morte, fusione di società)
a titolo particolare (quando si subentra solo per un determinato diritto)
Estinzione: quando il titolare perde il diritto senza alienarlo a nessuno
Diritti indisponibili: rapporti utili a soddisfare un interesse superiore