III – L'ACQUISTO DELLA QUALITÀ DI IMPRENDITORE
Premessa
Presupposto per applicazione del complesso di norme dell'imprenditore (commerciale)
Art. 2082
“Si diventa imprenditori con esercizio di attività di impresa”
Nulla viene detto a riguardo dell'imputazione di attività d'impresa
Qual è il momento iniziale di attività d'impresa?
L'IMPUTAZIONE DELL'ATTIVITÀ D'IMPRESA
Esercizio diretto dell'attività d'impresa
Individuazione soggetto: nessun problema se atti in nome e per conto suo
Problema del mandante/mandatario
Segue che: diventa imprenditore colui che esercita personalmente l'attività di impresa compiendo in nome proprio gli atti relativi. NON diventa imprenditore il soggetto che gestisce l'altrui impresa operando spendendo il nome dell'imprenditore, per effetto del potere di rappresentanza conferitogli dal rappresentato o riconosciutogli dalla legge.
Perciò, in caso di rappresentanza, imprenditore è il rappresentato
Esercizio indiretto dell'attività d'impresa. Teoria dell'imprenditore occulto
Due soggetti: imprenditore palese o prestanome
colui il quale compie in proprio nome gli atti d'impresa
dominus dell'impresa
colui che fornisce al primo mezzi finanziari, dirige e ottiene i guadagni
Indubbio che: creditori possono provocare fallimento del prestanome
creditori da prestanome ricevono ben poco
trasferimento del rischio d'impresa
Come risolvere la cosa?
Tesi: esclusione del fatto che sia requisito necessario la spendita del nome
al fine di imputazione responsabilità d'impresa
su base del principio dell'inscindibilità del rapporto potere-responsabilità
si ha responsabilità cumulativa tra imprenditore palese e dominus
su base della teoria dell'imprenditore occulto
il dominus fallisce sempre e comunque qualora fallisca il prestanome
basata su principio del socio occulto di società palese
socio occulto di società occulta
responsabilità perciò di CHIUNQUE palesemente o occultamente domini un'impresa a lui anche non formalmente imputabile
(anche il socio tiranno)
ragionamento tuttavia non corretto
Critica: si presume l'esistenza per la tesi precedente di due criteri generali di imputazione nell'ordinamento: criterio formale
della spendita del nome
criterio sostanziale
del potere di direzione
NON è vero che la responsabilità illimitata è collegata al potere di gestione
indimostrabile perchè: smentita da ordinamento società capitali
per legge fallimentare
socio occulto di società palese risponde per lo stesso motivo per cui tutti gli altri soci rispondono: ossia perchè fanno parte della società
socio occulto di società occulta nasconde anche la società ma la sostanza non cambia: la società esiste di fatto
nella fattispecie imprenditore occulto/palese non esiste nessuna società
tra dominus e prestanome (perchè mancano elementi costitutivi)
situazione giuridica pertanto qualitativamente diversa
Segue che: dominio di fatto NON è condizione sufficiente per esporre a responsabilità e/o fallimento
Situazione NON iniqua in quanto: creditori che si tutelerebbero lo sarebbero OLTRE i limiti della tutela (si gioverebbero di un patrimonio su cui NON potevano fare affidamento)
Tutela ulteriore vs socio tiranno: comportamenti integrano gli estremi di autonoma attività d'impresa a latere – risponderanno perciò come imprenditori.
INIZIO E FINE DELL'IMPRESA
Inizio dell'impresa
La qualità di imprenditore si acquista con l'effettivo inizio dell'esercizio dell'attività d'impresa.
NON è sufficiente l'intenzione.
Diverso principio per società: acquisto qualità imprenditori fino da costituzione
anche se serve fase attuativa
(applicazione principio di effettività)
Attività di organizzazione e attività d'esercizio
Compimento di atti tipici d'impresa
preceduto da fase organizzativa un solo atto rende certo che l'attività è cominciata
NON preceduto da fase organ. ripetizione nel tempo rende certo che si tratta di atti d'esercizio non occasionali
Problema: attività preliminare di organizzazione è già attività d'impresa?
In teoria si, perchè: pone esigenze di tutela del credito non diverse dal normale
non necessariamente serve un apparato aziendale
Tuttavia devono stare all'interno di criteri di numero e sensibilità per stabilire in modo non equivoco l'orientamento stabile dell'attività verso un determinato fine produttivo
Pertanto un singolo atto di solito NON è sufficiente, TRANNE che per società, in casi particolarmente qualificati
La fine dell'impresa
Passato: distinzione individuali
fine con cessazione dell'attività
società
con cancellazione da registro imprese
originaria versione art.
Attenzione: fase di liquidazione piuttosto lunga (ancora da considerarsi esercizio d'impresa)
termina solo con definitiva disgregazione del complesso aziendale
NON necessaria tuttavia completa definizione dei rapporti sorti durante l'esercizio d'impresa (crediti e debiti)
Pertanto l'anno di decorrenza sarebbe partito da momento in cui insolvenza impossibile
(soddisfatti tutti i creditori)
Disparità di trattamento dichiarata incostituzionale
NUOVO art.
“Gli imprenditori individuali e collettivi possono essere dichiarati falliti entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese, se l'insolvenza si è manifestata anteriormente alla medesima o entro l'anno successivo”
Cancellazione: condizione necessaria per beneficio del termine annuale
Segue che: società irregolari/occulte non hanno limiti di tempo per fallimento finchè sussistono debiti insoluti (come imprenditore fisico non iscritto)
Per imprenditori e società cancellati d'ufficio: cancellazione NON sufficiente. Si aggiunge:
cessazione dell'attività
disgregazione del complesso aziendale