Il Sistema Finanziario è modellato da un sistema di regole che definiscono gli attori e il raggio d'azione.
AUTORITA' DI VIGILANZA
- Nei circuiti diretti ed intermediari c'è la Banca D'Italia;
- Nelle prestazioni sui mercati (tutela risparmiatori) c'è la Consob (riguarda gli O.S.);
- L'ISVAP controlla i lsettore assicurativo;
- Il Covip controlla l'operato dei fondi pensione;
- L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato agisce in tutela del risparmiatore e ha come finalità quella di evitare cartelli fra gli intermediari finanziari.
MOTIVAZIONI DEL CONTROLLO SUL SISTEMA FINANZIARIO
- Esso di fonda sulla fiducia;
- Tutela del sistema bancario poichè le banche veicolano la funzione monetaria e sono alla base del governo monetario dell'economia;
- Le banche sono debitrici nei confronti dei correntisti;
- La fiducia va alimentata anche con riguardo ai mercati mobiliari. Il mercato si caratterizza per l'assimetria informativa tra datore e prenditore, che potrebbe portare alla temuta conseguenza del "Fallimento del Mercato".
La fiducia è alla base di tutto: le banche sono debitrici attraverso l'obbligazione a vista. Se manca la fiducia, siamo di fronte al "Problema di Esternalità Negative" (ad esempio nel 2008): le persone, persa la fiducia nella banca, corrono agli sportelli, con conseguente mancanza di liquidità immediata della banca stessa. Si indeboliscono anche i circuiti indiretti a causa della restrizione creditizia.
OBIETTIVI DEI CONTROLLI
Gli obiettivi sono due: la stabilità degli intermediari e l'efficienza degli scambi.
La prima si ha con la vigilanza protettiva sugli intermediari, mentre la seconda si divide in due categorie:
- Efficienza Allocativa: le informazioni disponibili incorporate nei prezzi consentono la selezione dei migliori prenditori;
- Efficienza Operativa: sviluppo dei meccanismi di funzionamento che consentono di ridurre i costi di transizione (da borsa fisica a telematica).
Questi due obiettivi sono complementari e in trade-off l'uno con l'altro.
Il nostro sistema finanziario è influenzato ancora oggi dalle scelte fatte agli inizi del '900 con la legge bancaria del '36.