03/05/10

La Funzione dei Mercati: il testo unico della finanza, i servizi di investimento, il conflitto di interesse delle banche, l'offerta fuori sede

Le funzioni principali dei mercati sono il finanziamento, la liquidità, le alternative di investimento (ridistribuzione dei rischi), riduzione dei costi di transizione, pricing e il trasferimento del controllo (se si controlla con un pacchetto inferiore al 50%). Il pricing in particolare ha due tipi di configurazioni: obbligazioni (consiste nel Rating, ovvero nel valutare il rischio di insolvenza, calcolato soprattutto da S&P, Moody's e Fitch) e azioni (aspettativa di rendimento futuro).

IL TESTO UNICO DELLA FINANZA (TUF): DLGS N°58 DEL 1998

Il testo unico della finanza regola appunto la finanza italiana mediante diverse voci riassumibili in:
  • Servizi di investimento
  • Servizi accessori

SERVIZI DI INVESTIMENTO


Essi richiedono l'autorizzazione per essere svolti (in Italia sono svolti da banche e SIM, le SER anche per la gestione individuale) e consistono in: ricezione e trasmissione ordini (Broker), negoziazione c/terzi (broker), negoziazione c/proprio (dealer), collocamento mediante il "pool" di altri intermediari collocatori con (rischio dell'intermediario) o senza (rischio dell'azienda) preventiva sottoscrizione e gestione individuale.

LA GESTIONE INDIVIDUALE

La gestione individuale è interessante da studiare. Essa consiste in un servizio personale che il cliente delega a un intermediario, definendo il rischio e il rendimento che vorrebbe avere. I clienti sono privati di standing elevati, che si suddividono in "Private" (i più ricchi, il cui patrimonio supera il milione di euro) e "Affluent" (patrimonio superiore ai 200 mila euro, ma inferiore al milione).
L'attività di gestione individuale si compone di tre fasi fondamentali:
  1. Individuazione dei bisogni di investimento del cliente. Essa consiste in: conoscenza della situazione finanziaria del cliente, conoscenza degli obiettivi di investimento (ciclo di vita), propensione al rischio (varata la direttiva MIFID: l'intermediario deve far compilare questionari ai clienti), competenza in materia di investimenti.
  2. Composizione del portafoglio di investimenti. Si distingue in GPM (il cliente vuole che i capitali siano investiti direttamente in azioni e obbligazioni) oppure GPF (il cliente vuole che i capitali siano investiti in quote di fondi comuni di investimento. Essi possono essere o interne monobrand, ovvero offre fondi della SGR della banca, oppure esterne multibrand, ovvero offre fondi anche di altre SGR). L'attività di portafoglio si svolge in due momenti: un primo momento, chiamato Stock Picking, che consiste nella selezione dei titoli adeguati rispetto al cliente, e un secondo momento, chiamato Market Timing, che consiste nel capire il momento in cui entrare o uscire dal mercato.
  3. Monitoraggio e ricomposizione del portafoglio: la gestione del portafoglio è un'attività dinamica. I titoli si comprano, si vendono e si scambiano continuamente.
SERVIZI ACCESSORI


I servizi accessori presenti nel TUF sono quei servizi che non richiedono alcuna autorizzazione, e sono:
  • Locazione delle cassette di sicurezza
  • Custodia e amministrazione titoli
  • Consulenza finanziaria
Dalla fine del 2007 è necessaria l'autorizzazione anche per la consulenza finanziaria. Questo ha creato una nuova categoria di intermediari, i "Consulenti Indipendenti" nelle SIM di consulenza.


PAGAMENTO DEI SERVIZI

Prima i servizi erano pagati indirettamente da tutti i correntisti alla banca, anche da chi non aveva richiesto le consulenze), ora invece le banche stanno esplicitando i costi come i consulenti indipendenti.

IL CONFLITTO DI INTERESSE DELLE BANCHE

La banca finanzia le imprese, ma è consulente anche ai privati: questo comporta un conflitto di interesse, poichè se l'impresa è in difficoltà, la banca collabora con i privati (vedi i casi Parmalat e Cirio). Le imprese in difficoltà emettono obbligazioni, le banche che le finanziano collocano le obbligazioni ai loro clienti onde evitare perdite di crediti nel caso le imprese falliscano. Questo è un conflitto di interessi ai danni della clientela che purtroppo non può essere evitato, ma solamente limitato.

L'OFFERTA FUORI SEDE

La normativa europea non disciplina l'offerta fuori sede, lasciando una autonomia ai singoli paese. In Italia, il Testo Unico della Finanza dice che essa può essere svolta dai promotori finanziari solo per clienti "private" (in quanto rappresenta un costo per la banca) e solo con strumenti intestati a tutela del risparmiatore (non può ricevere denaro contante). Caratteristiche dei promotori finanziari:
  • Persone fisiche
  • Hanno superato un esame di stato
  • Iscritti in un albo
  • Operano ( in via indipendente oppure con contratto di mandato) per conto di un solo intermediario finanziario, che è responsabile in solido verso il cliente





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