L'impresa è un'organizzazione produttiva che trasforma input (risorse) in output (prodotti e servizi).
La natura fisica ha tre categorie: lavoro, capitale, materiali e servizi. Lavoro sono funzioni operative, capitale fisico costituito da beni durevoli acquistati all’esterno o realizzati (compresi beni di supporto alla produzione detti capitale circolante), materiali e servizi sono beni che esauriscono la loro utilità in un solo processo produttivo.
Natura economica e finanziaria: il capitale sotto il profilo economico partecipa alla produzione con gli ammortamenti, mentre finanziario sono i mezzi a disposizione dell’impresa cioè capitale fisso e circolante, i di cui i flussi attraverso l’attività produttiva generano “autofinanziamento”, i debiti finanziari, i debiti operativi e finanziamenti a titolo di rischio “capitale azionario”.
La natura materiale immateriale implica il concetto di fisicità,per le materiali. Per le immateriali intendiamo il know how.
Natura intermedia e primaria intermedie: consumate o oggetto di acquisizione da altre imprese, mentre primarie lavoro e capitali attinti dalle famiglie.
Natura merceologica della produzione: prodotti accomunati secondo il loro profilo fisico.
Sostituibilità: possibilità di utilizzare le risorse in modo alternativo nei processi produttivi, o alternare il bene già prodotto nel soddisfacimento del cliente.
Complementarietà utilizzo congiunto di beni nel processo produttivo o nel servizio finale, in funzione di vincoli nel rapporto impiego e gusti dei consumatori.
La natura sia dei prodotti in entrata, che in uscita cambia nel tempo e nel valore. Oggi uno degli input più importanti è la conoscenza, in quanto è ritenuto uno dei principali fautori del valore.
CREAZIONE DI UN'IMPRESA
Partendo da un'idea innovativa dell'imprenditore che ha il fine di soddisfare un fabbisogno, si da inizio alla vita di un'impresa. Da qui l'imprenditore dovrà iniziare a riunire i fattori produttivi di natura reale (principalmente capitale e lavoro) e capitale finanziario. Tramite le risorse finanziarie si acquistano gli input, flussi reali e immateriali, per la realizzazione del prodotto. Successivamente la produzione si trasforma in moneta attraverso la vendita, per cui flussi monetari, che però questa volta saranno in entrata.
L'imprenditore deve anche cercare di investire poi capitali per migliorare la struttura dell'impresa, attraverso capitali propri, oppure con finanziamenti dalle banche (in questo caso dovrà pagare anche degli interessi che andranno in conto economico).
In seguito ci sarà la costituzione giuridica dell'impresa, che potrà essere cambiata nel tempo (da impresa individuale a società, ad esempio SPA).
LA NATURA DEI FATTORI PRODUTTIVI
Natura economica e finanziaria: il capitale sotto il profilo economico partecipa alla produzione con gli ammortamenti, mentre finanziario sono i mezzi a disposizione dell’impresa cioè capitale fisso e circolante, i di cui i flussi attraverso l’attività produttiva generano “autofinanziamento”, i debiti finanziari, i debiti operativi e finanziamenti a titolo di rischio “capitale azionario”.
La natura materiale immateriale implica il concetto di fisicità,per le materiali. Per le immateriali intendiamo il know how.
Natura intermedia e primaria intermedie: consumate o oggetto di acquisizione da altre imprese, mentre primarie lavoro e capitali attinti dalle famiglie.
Natura merceologica della produzione: prodotti accomunati secondo il loro profilo fisico.
Si hanno poi altri due concetti molto importanti:
Sostituibilità: possibilità di utilizzare le risorse in modo alternativo nei processi produttivi, o alternare il bene già prodotto nel soddisfacimento del cliente.
Complementarietà utilizzo congiunto di beni nel processo produttivo o nel servizio finale, in funzione di vincoli nel rapporto impiego e gusti dei consumatori.
Per la misurazione dei fattori produttivi si utilizzano due strumenti: il conto economico e lo stato patrimoniale. Lo SP rappresenta il patrimonio aziendale nelle sue diverse componenti, mentre il CE rappresenta la modalità di formazione del risultato d'esercizio (sono misurate le grandezze di flusso).
DALLA TEORIA NEOCLASSICA A QUELLA ODIERNA
Si è sempre pensato (teoria neoclassica) che l'impresa avesse come scopo primario quello di massimizzare il profitto senza tener conto della funzione organizzativa. In realtà non è proprio così, infatti oggi essa è definita un'istituzione preposta al coordinamento di vari soggetti che interagiscono e sono motivati da differenti istanze. Non è l'impresa qui a voler massimizzare il profitto, ma sono gli agenti interni ed esterni ad avere degli obiettivi da raggiungere.
