11/07/09

Le caratterestiche di moneta e inflazione: Tassi di interesse, inflazione e iperinflazione

EFFETTO FISHER

I tassi di interesse sono, in estrema sintesi, i prezzi che mettono in relazione il passato con il presente e con il futuro.

Essi sono suddivisi in tassi di interesse nominali (corrisposti dalle banche) e reali (l'aumento del potere d'acquisto).
Definiti i (tassi di interesse nominali), r(tassi di interesse reale) e TT (tasso d'inflazione) si ha:
r= i-TT (un aumento dell'inflazione infatti diminuisce il tasso di interesse nominale)

In altri termini
i= r+TT

equazione nota come equazione di Fisher (dall'economista Irving Fisher) e mostra che il tasso di interesse nominale può variare a causa di una variazione del tasso di interesse reale e a causa di una variazione del tasso di inflazione.

Riassumendo:
  • Secondo la teoria quantitativa della moneta un aumento nel tasso di crescita della moneta dell'1% genera un aumento del tasso di inflazione dell'1%.
  • Secondo l'equazione di Fisher un aumento dell'1% sul tasso d'inflazione provoca un aumento del tasso di interesse nominale dell'1%.
Questa relazione è detta Effetto Fisher.


Il tasso di interesse nominale rappresenta il costo-opportunità di detenere moneta in forma liquida; ci si può attendere quindi che la domanda di moneta dipenda dal tasso di interesse nominale, di conseguenza il livello dei prezzi dipende sia dalla quantità di moneta attuale sia dalal quantità di moneta attesa.
In formule:

(M/P)^d= L(i,Y)
dove L sta a denominare la domanda di moneta.
Quindi eguagliando l'offerta di saldi monetari alla domanda di moneta si ha:

M/P= L(i,Y)
i però è uguale a r+TT^e, dove TT^e la variazione di inflazione attesa, e quindi:

M/P= L(r+TT^e,Y)
Il livello dei saldi monetari reali dipende di conseguenza dal tasso di inflazione atteso.



I COSTI DELL'INFLAZIONE ATTESA E INATTESI E UN BENEFICIO DI ESSA

I costi dell'inflazione attesa posso essere riassunti in:
  • consumo delle suole, in quanto uno dei costi è rappresentato dalla distorsione che la tassa da inflazione provoca sulla quantità di moneta che gli individui dispongono (possedendo meno moneta, essi si recheranno in banca più spesso e da qui il termine consumo delle suole)
  • stampa del menù, in quanto poichè più alto è il tasso d'inflazione, più spesso si devono aggiornare i listini dei prezzi (i ristoranti cambiano il menù e quindi da qui il termine stampa del menù)
  • la scomodità di vivere in un mondo in cui i prezzi cambiano continuamente, con tutte le conseguenze che questo comporta
I costi dell'inflazione inattesa invece ha l'effetto di ridistribuire arbitrariamente la ricchezza tra gli individui:
  • se l'inflazione è più alta di quella attesa, il debitore ci guadagna perchè ripaga il prestito con moneta che un valore più basso di quello atteso; se è più bassa ci guadagna il creditore, in quanto le rate di rimborso avranno un valore reale superiore a quello previsto
  • danneggia chi vive di rendita, come i pensionati, in quanto il valore della pensione è stabilito su valori nominali.
  • dato che la maggior parte degli individui è avversa al rischio, cioè all'incertezza, l'imprevedibilità generata da un'inflazione fortemente variabile danneggia tutti

Un possibile beneficio invece dato dall'inflazione è che essa incentiva il funzionamento efficiente del mercato del lavoro mantenendo i salari reali a livelli di equilibrio senza ridurre i salari nominali

IPERINFLAZIONE

Si definisce iperinflazione un fenomeno inflattivo che arriva a superare il 50% al mese, cioè più dell'1% al giorno.

Tutti i costi dell'inflazione (consumo delle suole, stampa dei menù) sono molto più dannosi (ad esempio negli anni 20 nei ristoranti tedeschi i camerieri aggiornavano a voce ogni mezz'ora i prezzi dei menù).

I fenomeni di iperinflazione sono causati da un eccessivo aumento dell'offerta della moneta, dovuto ad un notevole disavanzo di bilancio nello stato; il governo quindi batte nuova moneta per aumentare le entrate e coprire il disavanzo; questo causa il problema di un aggravamento fiscale ulteriore a quello già presente: le entrate fiscali reali diminuiscono a causa del ritardo della riscossione delle imposte, mettendo il governo in condizione di contare solo sul signoraggio. La creazione sfrenata di moneta conduce all'iperinflazione che a sua volta induce un peggioramento del disavanzo di bilancio, stimolando la creazione ancora più rapida di moneta.

L'iperinflazione finisce quando il governo riduce la spesa pubblica, aumentando le imposte fiscali.




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