01/08/10

Mundell-Fleming: caratteristiche di un'economia con cambi fissi

Il primo modello che andremo ad analizzare è quello con i cambi fissi. Come già detto, la banca centrale si impegna ad acquistare e vendere un qualunque ammontare di valuta nazionale a un tasso di cambio prestabilito. Essa deve essere disposta a stampare banconote o detenere sufficienti riserve di valuta estera al fine di variare l'offerta di moneta.

Un esempio per capire meglio potrebbe essere quello di ipotizzare un tasso di cambio pari a "e*" da raggiungere, ed un tasso di cambio "e" superiore che è quello attuale. Essendo superiore, esistono delle possibilità di arbitraggio che portano ad un acquisto di valuta estera (ad esempio dollari) sui mercati da parte degli arbitraggisti che poi viene venduta ad un prezzo maggiore alla banca centrale in cambio di (ad esempio) Euro. Questo comporta una maggiore diffusione dell'euro e quindi un abbassamento del tasso di cambio (M aumenta e la LM* si sposta verso il cambio e* prestabilito).



Ora che abbiamo il modello in equilibrio, vediamo che cosa comportano le varie politiche economiche che si applicano in un ipotetico paese.


POLITICA FISCALE: AUMENTO SPESA PUBBLICA


Un aumento della spesa pubblica G da parte del governo comporterà uno spostamento della curva IS* (si veda la formula) verso l'alto facendo pressione sul tasso di interesse interno r. Siccome questo cambierebbe il tasso di cambio, la banca centrale comprerò valuta estera in cambio di euro (come il caso di prima) per riportare il tasso di cambio al valore stabilito (vedi formula LM*: M/P).

Come si vede dal grafico, la e* rimane fisso, ma si ha un aumento di Y in seguito di un aumento di G.

AUMENTO DELLA MONETA

Un aumento della moneta sposta la LM* verso destra e fa calare il tasso di rendimento interno r. Il flusso che si viene a creare di capitali verso l'estero riduce la domanda di valuta interna, quindi e cala. Siccome c'è troppa moneta in circolazione, la banca centrale venderà valuta estera per comprare euro, in questo modo diminuisce l'offerta di moneta M, LM* si sposta verso sinistra e tutto torna come prima.

L'unico effetto è una diminuzione delle riserve di valuta estera in seguito alla loro vendita.

LA POLITICA COMMERCIALE

Quando il governo attua una politica commerciale, come sappiamo si migliorano le esportazioni nette, facendo spostare la curva NX verso l'alto. Aumentando NX, anche la curva IS* si sposterà verso l'alto. Aumenta r, arrivano capitali dall'estero che fanno aumentare e, costringendo la banca centrale ad aumentare l'offerta di moneta (M aumenta), spostando la curva LM verso destra al fine di riequilibrare il tasso di cambio reale e.


Gli effetti delle politiche commerciali in regime di cambio fisso sono un aumento del reddito, un miglioramento delle esportazioni nette e quindi della bilancia commerciale (spostando anche la domanda aggregata dalle importazioni ai prodotti interni). Tutto questo comporta una maggiore competizione commerciale fra i paesi, ma anche una riduzione degli scambi fra paesi.

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