Sommariamente le tesi sono queste:
- I sostenitori delle politiche attive dicono sia necessaria una stabilizzazione dell'economia e che esse siano l'unica via per ottenerla
- I sostenitori delle politiche passive dicono invece che le politiche economiche sono lente, vi sono difficoltà ed errori di previsione unite ad una certa ignoranza e aspettative (Critica di Lucas)
Una cosa hanno però in comune le due correnti: la sfiducia verso la politica (quella di governo si intende), in quanto i politici sono incompetenti o male informati, pensano più ai loro interessi che agli interessi del paese (anche solo per doveri elettorali) e, ultimo ma non ultimo, i politici cambiano per via delle legislature e cambiano le idee (ciclo economico e politico).
TESI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE ECONOMICHE
La politica economica può essere condotta in due modi:
- Modo Discrezionale: gli eventi e le nuove circostanze vengono fronteggiati dalla politica con interventi giudicati corretti caso per caso, che permette ai policy maker una maggiore flessibilità nella risposta nel caso si shock inattesi
- Sulla base di Regole: le politiche che verranno utilizzate per le possibili situazioni saranno annunciate prima dai policy maker che si impegnano a seguirle
REGOLE DI POLITICA MONETARIA
In estrema sintesi, le quattro regole fondamentali della politica monetaria sono:
- Tasso di crescita del PIL nominale: la crescita dell'offerta della moneta diminuisce se il PIL nominale è superiore alle attese, aumenta se invece il PIL nominale è inferiore agli obiettivi
- Tasso di crescita dell'offerta di moneta costante: come sosteneva Friedman, per stabilizzare l'economia occorre una crescita lenta e costante della moneta (la critica dice che è vero solo se la velocità di circolazione della moneta è costante)
- Tasso di inflazione costante: se l'inflazione è superiore agli obiettivi, si riduce automaticamente la crescita di moneta
- Regola di Taylor: Essa afferma che gli obiettivi sui tassi di interesse sono posti sulla base dell'inflazione e della differenza fra il reddito corrente ed il reddito a livello di pieno impiego (vedi qui). Sulla regola di Taylor tornerò poi fra qualche tempo.
Le politiche monetarie devono essere però credibili, e questa credibilità è data anche dall'indipendenza che ha la banca centrale che annuncia le regole e gli interventi da farsi. Indipendente perchè in questo modo non ha pressioni esterne (o meglio dire ne ha meno) che possano influenzare le sue scelte.
TESI A FAVORE DELLE POLITICHE PASSIVE
Sempre in sintesi, le tesi a favore delle politiche passive possono essere individuate in:
- Ritardi della politica economica, che possono essere: interno (tempo che intercorre fra lo shock, la sua identificazione e l'entrata in vigore dell'intervento, ovvero l'attuazione politica) oppure esterno (tempo che intercorre fra l'attuazione della politica e i suoi effetti). Aggiungo che queste politiche, a causa dei ritardi, vengano attuate in un contesto già mutato, e quindi vadano solamente a danneggiarlo
- I ritardi fanno sì che le politiche vengano attuate sulle previsioni economiche, fatte con indicatori e modelli, che possano prevedere il valore delle variabili endogene sulla base del valore dei dati esogeni (come il valore dell'oro, del tasso di cambio o del petrolio)
- Critica di Lucas: essa sostiene che relazioni tra parametri che sembrano rimanere stabili, come per esempio l'apparente relazione tra inflazione e disoccupazione, cambiano in funzione di cambi della politica economica
- Politiche errate aumentano la volatilità di reddito e disoccupazione