05/11/10

Valutazione delle immobilizzazioni finanziarie: le partecipazioni



Sono regolati dall’articolo 2424 punto III del codice civile.

I titoli sono strumenti giuridici che sono rappresentativi di quote di capitale di credito di terzi soggetti. Il creditore ha diritto al rimborso del capitale prestato.
Le Partecipazioni sono invece rappresentative di quote di capitale di rischio (soci di una società). Non vi è l’obbligo da parte della società di remunerare e/o rimborsare il denaro.

Nel c.c. i titoli azionari vengono classificati in bilancio come partecipazioni.

Come si valutano?

TITOLI

PARTECIPAZIONI

IMMOBILIZZAZIONI

Costo rettificato per perdite durevoli di valore

Costo rettificato per perdite durevoli di valore

Metodo del patrimonio netto

ATTIVITA’ CIRCOLANTE

Minore tra costo e mercato

Minore tra costo e mercato


Sono valutabili, come le rimanenze, con i criteri del LIFO, FIFO, CMP etc etc.

Per le immobilizzazioni: il minore tra costo e mercato, e la perdita deve essere valutata come DUREVOLE.

In aziende controllate (maggiore del 50%, quindi influenza dominante) e collegate (fra il 50 e il 20%, quindi influenza notevole) vi è la possibilità di delineare le linee guida delle società target.
In altre partecipazioni (minore del 20%), il criterio è quello del costo rettificato, negli altri c’è una scelta. Il criterio del cost rettificato è stabile e svincolato dalle problematiche gestionali.



COSTO RETTIFICATO

1. Il valore iscritto non cambia a fronte degli utili della partecipazione
2. Il valore iscritto non cambia all’atto della distribuzione degli utili della partecipazione
3. Il valore aumenta in presenza di aumenti di capitale sociale a pagamento da parte della partecipata
4. Il valore non cambia in presenza di aumenti di capitale sociale gratuiti della partecipata
5. Il valore diminuisce in presenza di riduzioni di capitale sociale della partecipata con rimborso dello stesso
6. Il valore aumenta in presenza di versamenti a fondo perduto alla partecipata
7. Il valore diminuisce in presenza di perdite durevoli di valore

La perdita d’esercizio della partecipata è una possibile segnalazione della presenza di perdite durevoli di valore ma non è una prova certa dell’esistenza di queste.

PATRIMONIO NETTO

Si compone di due fasi:
1. Scomposizione del prezzo d’acquisto per confrontarlo con il patrimonio netto (PN): Prezzo = PNC + Plusvalenze nette latenti + avviamento
2. Variazione del valore della partecipazione negli esercizi successivi
• a) Utili/perdite prodotti dalla partecipata
• b) Rettifiche agli utili della partecipata assumendo la prospettiva della partecipante: ammortamento plusvalori latenti; ammortamento avviamento; utili infragruppo da rettificare per la parte non realizzata con terze economie
• Storno dei dividendi distribuiti dalla partecipata alla partecipante (il valore della partecipazione si riduce)
• Storno dei plusvalori latenti realizzati in capo alla controllata (partecipata)
• Versamenti per aumenti di capitale a pagamento o per versamenti a fondo perduto (o in conto capitale)
• Rettifica per perdite durevoli di valore



A breve un esempio, che (spero) chiarirà il tutto.

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