08/11/10

L'imprenditore: caratteristiche, scopo di lucro, differenza con le professioni intellettuali e oggetto

Secondo i dettami dell’articolo 2082 del codice civile, è imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi.

L’impresa è quindi un’attività caratterizzata dalla produzione o scambio di beni o servizi. Deve essere svolta in modo professionale, organizzato ed economico.
Lo scopo è quello di produrre e scambiare beni e servizi (vi sono poi una serie di scopi non evidenti nella norma); le modalità sono rispettivamente: professionalità, organizzazione ed economicità:

• Professionalità: stabilità, non occasionalità, abitualità ovvero uno stabile svolgimento di un’attività produttiva. Non è imprenditore chi organizza un solo atto economico a meno che non sia un’attività di notevole rilevanza economica con particolari caratteristiche come la molteplicità degli atti ed un apparato produttivo consistente. Anche se l’attività avviene ad intervalli si è imprenditori (ski-lift) o se non è l’unica o se è parallela (non c’è esclusività).
• Organizzazione: è il coordinamento di lavoro, attività e fattori produttivi, per questo deve essere un apparato stabile e complesso composto da forza lavoro e capitali. Se togliamo la prima si rimane comunque imprenditore (se si ha automatizzato completamente il sistema operativo); eliminando le macchine si rimane imprenditore (organizzato), come il gioielliere, sala video giochi etc etc.
• Economicità: è un requisito a sé stante ed è un metodo con cui deve essere svolta l’attività attraverso la copertura dei costi con i ricavi, quindi quando i pezzi vengono a prezzo politico o gratuitamente, quel soggetto non è imprenditore.

E’ un’attività produttiva ossia una serie di atti coordinati tra di loro. La natura dei beni prodotti o scambiati è irrilevante.

Imprenditore non è però chi svolge la semplice attività di mero godimento dei propri beni (ad esempio il proprietario di un palazzo con condomini che pagano l’affitto. Lo diventa però se dall’immobile ci ricava un residence con ulteriori attività).
Anche l’attività di investimento o finanziamento è produttiva perché si utilizzano propri beni speculandoci.



SCOPO DI LUCRO

profitto personale che si ricava da un’attività. Esso può essere:

• Soggettivo: svolgere un’attività per ricavarne per se stessi un guadagno, un profitto o lucro
• Oggettivo: l’attività può essere svolta secondo modalità astrattamente lucrative, ma il profitto invece di essere incamerato dall’imprenditore è devoluto a terzi


Società Mutualistiche (2571): Sono società che non perseguono lo scopo di lucro ma sono mutualistiche, ovvero realizzano o producono beni o servizi per i propri soci per produrre beni a minor prezzo, servizi più remunerati ed occasioni di lavoro.

L’Impresa Sociale ha poi il divieto di distribuire beni e utili ai propri soci, collaboratori, amministratori e lavoratori, ma solo a terzi.

Tutto ciò per dire che lo scopo lucrativo non è essenziale per essere imprenditori.

Non è detto che l’imprenditore svolga una funzione lecita. I soggetti che vengono a contatto sono tutelati, al contrario dell’imprenditore che non è tutelato a seguito di una condotta illecita.

Produrre beni e servizi non destinati al mercato, come chi svolge l’attività per se stesso, non vincola ad essere imprenditore, quindi la cooperativa edilizia (che costruisce per se stessi) può essere imprenditore.

Si tratta quindi di Attività Imprenditoriale ogni qualvolta sia riconoscibile una qualsiasi destinazione al mercato anche se poi non si realizza. Basta anche solo il contatto con terzi.

DIFFERENZE FRA IMPRENDITORI E PROFESSIONI INTELLETTUALI (2238)

Se la professione costituisce l’elemento di attività d’impresa, si applicano le disposizioni dell’imprenditore (ad esempio, il medico che svolge l’attività professionale è un professionista, ma se gestisce anche una casa di cura creata da lui è anche imprenditore).
A volte ci sono eccezioni, ad esempio il Farmacista: nonostante sia iscritto ad un ordine, è un imprenditore commerciale. Un tempo però, quando faceva materialmente il farmaco, ora un professionista (oggi invece si limita esclusivamente all’intermediazione).

OGGETTO DELL’IMPRENDITORE

Ne abbiamo di due tipi:

• Commerciale: è disciplinato dallo statuto specifico
• Agricolo: non è soggetto a fallimento, non ha obbligo di iscrizione e la pubblicità dal 2003 ha effetti dichiarativi poiché serve a rendere opponibili i fatti iscritti ai terzi

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